Gli uccelli possono riconoscere la voce e i volti delle persone

Le città italiane sono praticamente invase da piccioni, che la maggior parte della gente considera animali sporchi e anche stupidi, ma secondo uno studio, sarebbero in grado di riconoscere i volti delle persone con cui sono maggiormente in contatto.

Anche i piccioni, quindi, sono capaci di riconoscere i volti, e non solo. L’esperimento è stato condotto nel Regno Unito, nell’Università di Lincoln, e in Austria, nell’Università di Vienna, anche i corvi sono stati presi in esame. Quello che ne è emerso è stato che i piccioni riescono a distinguere gli esseri umani familiari da quelli sconosciuti, utilizzando i tratti facciali per riuscire a distinguere le persone tra loro.

Il team ha lavorato con i piccioni, prendendo un gruppo e addestrandolo a riconoscere oggetti familiari e oggetti sconosciuti in alcune foto, lo stesso è accaduto con delle foto di coppie di facce umane, una di una persona che loro conoscevano già, l’altra di una persona sconosciuta. Gli uccelli sono riusciti a riconoscere i volti familiari, ma non è accaduto lo stesso con un campione di uccelli non addestrati.

A capo di questa ricerca alla Lincoln c’è Anna Wilkinson, la quale ha dichiarato:

Tali processi cognitivi avanzati erano stati osservati raramente nei piccioni e suggeriscono che non solo gli uccelli sanno riconoscere i singoli esseri umani ma anche che essi sanno con chi hanno a che fare . Per esempio se questi esseri umani li nutrono o danno loro la caccia: qualcosa che potrebbe essere molto importante per la loro sopravvivenza. Conoscere gli individui e agire in modo appropriato per essi è enormemente vantaggioso.

Anche i corvi hanno delle capacità simili, che però hanno a che fare con le voci. Le cornacchie sono capaci di distinguere le voci umane tra quelle familiari e quelle sconosciute e anche quelle delle taccole, che sono diverse dalla loro specie. Accade praticamente il contrario per i corvi, ma anche gli stimoli uditivi servono agli uccelli per distinguere soggetti familiari o no che si trovano a contatto con loro.

Photo Credits | Thinkstock

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