La crisi alimentare è sempre più concreta

di Redazione 52 views0

Il problema della crisi alimentare si fa sempre più concreto, almeno stando alle ultime affermazioni degli scienziati agricoli. In base a quanto riferito da Josette Sheeran del Programma Alimentare Mondiale, secondo le ultime statistiche l’inflazione sui prezzi degli alimenti starebbe colpendo molti Paesi e pertanto molti governi potrebbero ritrovarsi ulteriormente indeboliti, specie per quanto riguarda i Paesi del Terzo Mondo.

Oltre ad alcuni Paesi dell’America Latina, tra cui il Venezuela, anche il Bangladesh e la Cina stanno risentendo parecchio di questo cambiamento, è sempre più difficile acquistare carne, in molte zone il cibo più diffuso ed economico è il riso, ma anche quello inizia a gravare parecchio sulle spese delle famiglie più povere. La carne, poi, è l’alimento che viene eliminato per primo in caso di crsi, molte classi medie dei Paesi più poveri rinunciano addirittura anche all‘assistenza sanitaria.

Il costo degli alimenti potrebbe aumentare del 20% e creare ulteriori problemi alle numerose famiglie che vivono con un reddito minimo, sono 100 milioni le persone a rischio povertà assoluta, si potrebbe creare un nuovo squilibrio con la situazione economica di alcuni Paesi che in questo ultimo decennio erano riusciti a risollevarsi almeno in minima parte.

Il problema deriva anche dai biocarburanti, per combattere il cambiamento climatico ne vengono prodotti sempre di più, ma vengono ottenuti da coltivazioni che sottraggono terreno buono per la produzione di alimenti, sono già diverse le associazioni e ONG che si stanno battendo per risolvere anche questo problema, tra le conseguenze gravi c’è quella della deforestazione, che non è assolutamente da sottovalutare.

Un aumento della disoccupazione, sempre più insistente, provoca un ulteriore diminuizione del reddito e quindi il conseguente aumento della povertà, si tratta di una catena di eventi di gravità crescente ai quali ancora gli scienziati non sono riusciti a dare soluzioni concrete. Tra le colture ed uno stile di vita che mette la natura sempre in secondo piano, si stanno creando scompensi nella catena alimentare, che potrebbero portare a risultati imprevedibili ed anche irrisolvibili.

 

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