Sviluppo sostenibile: da Novamont la proposta di uno standard amico della Terra

 Puntare ad uno sviluppo ”in grado di conservare le risorse del pianeta, preservando e aumentando la qualità della vita dei suoi abitanti”. E’ quanto sottolinea Catia Bastioli Ad di Novamont e creatrice del Mater-Bi, la plastica biodegradabile prodotta con amido di mais, di patate e oli vegetali in una intervista a Bancaria. L’obiettivo, ad avviso di Bastioli, è quello di favorire una transizione ”da un’economia di prodotto a un’economia di sistema, un grande salto culturale verso una sostenibilità economica e ambientale che deve coinvolgere l’intera società, a partire dalla valorizzazione del territorio e dalla attitudine collaborativa tra i diversi interlocutori in gioco”.

Quando la tecnologia è amica del pianeta
La ricerca scientifica e l’innovazione, rivolte a ottenere prodotti e processi produttivi indirizzati ad un sistema di sviluppo più consapevole e meno dissipativo -spiega- sono i driver che consentiranno una crescita reale e di lungo periodo del nostro mondo e che ci permetteranno di evolvere in modo competitivo e sostenibile dal punto di vista ambientale. A patto di non rinviare la conversione”. Secondo Catia Bastioli ”i buoni ricercatori e imprenditori sono fondamentali anche nel settore delle materie prime rinnovabili, ma senza un coinvolgimento attivo di tutto il territorio e senza standard di sistema stringenti e rispettati, i rischi di effetti distorsivi rimangono elevatissimi”.

Il ruolo della chimica
Per esempio, argomenta, ”oggi nella chimica le piccole e medie imprese italiane, senza la forza propulsiva e strategica dei produttori di materie prime sul territorio, stanno diminuendo la loro innovatività e rischiano di crollare di fronte alla competizione a basso costo”. Perciò occorre fare delle scelte: ”si dovrà stabilire se puntare su poche colture industriali e poche sostanze chimiche. In tal caso lo spazio per la crescita di nuove aziende di piccola e media dimensione diventerebbe molto improbabile e le multinazionali tenderebbero a svolgere un ruolo dominante. Oppure si potrà optare per la biodiversità dei territori, moltiplicando le opportunità”.

Lascia un commento

Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.