Parco dell’Etna -parte seconda-

di Redazione 73 views0

 L’Etna rappresenta una speciale “finestra astenosferica” causata dal processo di convergenza litosferica tra l’Africa e l’Eurasia e la sua evoluzione strutturale e profondamente legata alla geodinamica del bacino del Mediterraneo. Con i suoi 135 km di perimetro, si è sviluppata, modificata, distrutta e ricostruita attraverso una molteplicità di eventi geologici che si sono succeduti nel corso di molte decine di migliaia di anni. L’inizio dell’affascinante storia dell’Etna è del Pleistocene medio-inferiore: 570000-600.000 anni fa, quando hanno avuto luogo le prime manifestazioni eruttive. In quel tempo, l’area nella quale siamo soliti vedere gli abitati di Acicastello, Acitrezza, Ficarazzi era occupata da un ampio golfo marino interessato da un’intensa attività vulcanica sottomarina. Molto tempo dopo, attraverso lunghe fessure eruttive lineari, si poteva assistere alla formazione di estesi campi di lave che oggi ritroviamo sull’Etna come terrazzi posti a varia quota nell’area geografica su cui sorgono gli abitati di Valcorrente, S. Maria di Licodia, Biancavilla e Adrano. Seguì un vulcanismo di tipo centrale che portò all’edificazione di imponenti edifici vulcanici noti come, Calanna, Zoccolaro, Trifoglietto, Vavalaci, Cuvigghiuni, Pirciata, Giannicola, Ellittico, Mongibello.

Anfiteatro naturale
La Serra del Salifizio e la Serra delle Concazze, delimitano l’enorme anfiteatro naturale della Valle del Bove, dalla caratteristica forma “a ferro di cavallo” per una superficie superiore ai 37 kmq. Quest’affascinante e selvaggio ambiente naturale, dove l’ambiente e la biodiversità sono tutelati, con le sue alte pareti scoscese, le testate di antichi banchi lavici, costoni rocciosi, serre e dicchi magmatici, canaloni, apparati eruttivi, colate laviche, rappresenta la testimonianza geologica della poligenesi dell’Etna.

La Grotta del Gelo
Degna di particolare interesse è la Grotta del Gelo, una grotta di scorrimento lavico che presenta la particolarità di avere al suo interno una temperatura che persino nei mesi estivi non va sopra i -6 °C, causando la presenza di ghiaccio perenne al suo interno.

La fauna dell’aEtna
Circa un secolo e mezzo fa il Galvagni, descrivendo la fauna del’Etna, raccontava della presenza di animali ormai scomparsi come lupi, cinghiali, daini e caprioli portati all’estinzione dall’apertura di nuove strade rotabili, dal disboscamento selvaggio e dall’esercizio della caccia intensiva e indiscriminata. Queste attività antropiche intensive e senza alcun rispetto per l’ambiente e per la biodiversità hanno rischiato e rischiano di fare notevoli danni ovunque nel mondo, danni che mettono a repentaglio la salute e la vita degli stessi esseri umani. Nonostante ciò sul vulcano vivono ancora l’istrice, la volpe, il gatto selvatico, la martora, il coniglio, la lepre e, fra gli animali più piccoli, la donnola, il riccio, il ghiro, il quercino e varie specie di topi e pipistrelli.

Ampi spazi incontaminati
Moltissimi sono gli uccelli ed in particolare i rapaci che testimoniano dell’esistenza, nel Parco dell’Etna, di ampi spazi incontaminati: tra i rapaci diurni troviamo lo sparviero, la poiana, il gheppio, il falco pellegrino e l’aquila reale; tra i notturni il barbagianni, l’assiolo, le allocco, il gufo comune. Aironi, anatre ed altri uccelli acquatici si possono osservare nel lago Gurrida, unica distesa d’acqua dell’area montana etnea.

Le zone boscose
Nelle zone boscose è possibile intravedere la ghiandaia, il colombo selvatico e la coturnice che si mischiano ad una miriade di uccelli canori quali le silvie, le cince, il cuculo e tanti altri, mentre sulle distese laviche alle quote più alte il culbianco vi sorprenderà con i suoi voli rapidi ed irregolari. Tra le diverse specie di serpenti, che con il ramarro e la lucertola popolano il sottobosco, l’unica pericolosa è la vipera la cui presenza, negli ultimi anni, è aumentata a causa della distruzione dei suoi predatori. Infine, ma non per questo meno importante, vi è il fantastico, multiforme universo degli insetti e degli altri artropodi: farfalle, grilli, cavallette, cicale, api, ragni ecc. con il loro fondamentale e insostituibile ruolo negli equilibri ecologici che contribuiscono a garantire la tutela di ambiente e biodiversità.

Per maggiori informazioni visitate il sito web del Parco dell’Etna e Parks.it.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>