Echidna -parte seconda-

di Redazione 417 views0

 Le femmine delle echidna, ventidue giorni dopo l’accoppiamento, depongono un solo uovo dal guscio morbido e lo inseriscono direttamente nel marsupio. L’uovo si schiude dopo dieci giorni. Il piccolo echidna si nutre con il latte che fuoriesce dai pori di due sacche di latte, dato che i monotremi non hanno capezzoli, e rimane nel marsupio per 45, 55 giorni, finché non sviluppa gli aculei. La madre scava una tana nel terreno dove deposita il cucciolo di echidna che ha messo gli aculei e torna ogni cinque giorni ad allattarlo finché non raggiunge l’età di sette mesi e sarà svezzato. L’echidna vive in media sedici anni.
L’echidna maschio ha un pene a quattro teste. Durante l’accoppiamento le teste da un lato si chiudono e le loro dimensioni non crescono, mentre le altre due rilasciano il seme nell’organo riproduttivo femminile che ha due terminazioni. Ad ogni accoppiamento le teste usate precedentemente vengono sostituite dalle altre due.
Le echidna sono classificate in tre generi: Zaglossi (Zaglossus), che hanno tre specie viventi e due solo fossili; Tachiglossi (Tachyglossus) e il genere Megalibgwilia che esiste solo allo stato fossile.

Zaglossi
Le tre specie viventi di Zaglossi (Zaglossus), le Echidne dal becco lungo, sono endemiche della Nuova Guinea, sono rare e cacciate come cibo.
Le tre specie di Zaglossi sono: l’Echidna dal becco lungo occidentale (Zaglossus bruijni); l’Echidna dal becco lungo di Sir David (Zaglossus attenboroughi); l’Echidna dal becco lungo orientale (Zaglossus bartoni).
Le due specie fossi li di Zaglossi sono: Zaglossus robustus e Zaglossus hacketti.

Tachiglossi e Megalibgwilia
L’echidna dal becco corto (Tachyglossus aculeatus), del genere dei Tachiglossi (Tachyglossus) è presente in Nuova Guinea e in quasi tutta l’Australia, ovunque siano disponibili formiche e termiti. L’echidna dal becco corto è più piccola di quella dal becco lungo e ha il pelo più lungo.
Il genere Megalibgwilia è presente in Australia solo allo stato fossile, si tratta della Megalibgwilia ramsayi del tardo Pleistocene e della Megalibgwilia robusta del Miocene.

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