Benvenuti nel 2011, anno Onu delle foreste. E’ allarme deforestazione

di Redazione 159 views1

 Alla vigilia del 2011, Anno Onu delle foreste, non cessa l’allarme deforestazione, nonostante alcuni segnali positivi. Secondo gli ultimi dati, dal 2000 ad oggi ogni anno il Pianeta ha registrato una diminuzione del patrimonio foreste equivalente all’area di un paese come il Costarica. L’area verde oggi copre il 31% della superficie globale, ma interventi di riforestazione e la naturale espansione in alcuni paesi sono riusciti in una piccola parte a ridurre la perdita netta: si parla di circa 13 milioni di ettari perduti o convertiti ad altro uso negli ultimi dieci anni, rispetto ai 16 milioni del decennio precedente. Per questo anche nei negoziati Onu sul clima pesano la riforestazione nei paesi in via di sviluppo, la salvaguardia dei polmoni verdi rimasti, ma anche misure che portino beneficio alle popolazioni indigene.

Deforestazione e degrado
Deforestazione e degrado delle foreste sono responsabili di circa il 17% delle emissioni di gas serra a livello globale. Alberi e vegetazione sono infatti fra i principali serbatoi di carbonio: circa 289 Gigatonnellate. Il carbonio immagazzinato nella biomassa forestale, nel legno ed erba secca, è maggiore di tutto quello presente nell’atmosfera.

La perdita in termini di carbonio
A livello globale, si stima che lo stock di carbonio nella biomassa forestale negli ultimi dieci anni sia diminuito di circa 0,5 Gigatonnellate, cioé quanto viene assorbito ogni anno dalle foreste di tutta l’Unione europea. Solo il Brasile, che insieme a Russia, Canada, Usa e Cina custodisce le principali risorse verdi, negli ultimi dieci anni ha perso in media 2,6 milioni di ettari l’anno, contro i 2,9 degli anni ’90. L’Indonesia invece ha avuto un calo in media di 0,5 milioni di ettari nell’ultimo decennio, rispetto agli 1,9 del periodo precedente. Fra 2000 e 2010 sono però Sudamerica e Africa a subire la riduzione maggiore, rispettivamente con 4 milioni di ettari e con 3,4 milioni di ettari.

I programmi di rimboschimento in Asia
Mostra invece un trend positivo l’Asia, che ha registrato un guadagno netto di circa 2,2 milioni di ettari l’anno, grazie a programmi di rimboschimento su larga scala in paesi come Cina, India e Vietnam.
Questi programmi però finiranno nel 2020, ecco perché è importante aver raggiunto a Cancun un accordo per la conservazione e l’aumento degli stock di carbonio delle foreste.

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