Il ritorno del vuoto a rendere: proposte bipartisan per reintrodurre le buone pratiche

di Redazione 29 views0

 Tornare all’antico per risparmiare e tutelare di più l’ambiente: anche il Parlamento, dopo le associazioni ambientaliste e di categoria come l’Italgrob e la Fipe, sposa la tesi del ritorno del vuoto a rendere per bottiglie e lattine con quattro proposte di legge, due del Pdl e due del Pd, tre delle quali, quelle depositate alla Camera, sono all’esame della commissione Ambiente di Montecitorio.
L’obiettivo, spiega Antonio Mazzocchi, parlamentare del Pdl e questore della Camera, è quello di avviare, su base volontaria, un circolo virtuoso di recupero dei rifiuti da imballaggio, con benefici per l’impatto ambientale e la possibilità per il consumatore di risparmiare sul costo del prodotto rendendo al negoziante il vuoto.
Una pratica in uso nel nostro Paese fino ad una quarantina di anni fa, ma poi abbandonata per la piu’ sbrigativa filosofia dell’usa e getta che pero’ ha avuto conseguenze negative per l’ambiente ed anche per la sicurezza: “Molto spesso -spiega Mazzocchi- le bottiglie di vetro abbandonate sono utilizzate come strumenti per compiere atti vandalici“.

Lo smaltimento degli imballaggi
Gli imballaggi, spiega Giulia Cosenza, deputata del Pdl e prima firmataria di una delle proposte in discussione costituiscono una delle maggiori fonti di inquinamento ambientale in ogni parte del mondo. Anche l’Italia non fa eccezione. Infatti, secondo il Conai (Consorzio nazionale imballaggi) gli imballaggi costituiscono il 35% del peso e il 50% del volume (in cifre assolute quasi 12 milioni e mezzo di tonnellate) rispetto al totale dei rifiuti che finiscono nelle discariche.
Secondo l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), inoltre, i rifiuti da imballaggio in plastica prodotti sono pari a poco piu’ di 2 miliardi di tonnellate, delle quali solo il 30% viene riciclato.
Riciclare una bottiglia integra, sottolineano i firmatari delle proposte di legge, consente un risparmio energetico cinque volte superiore alla fusione del vetro rottamato e permette di riutilizzare un contenitore piu’ di cinquanta volte.
Come si comporta l’Europa
Elementi ben noti da tempo in molte nazioni europee, come la Germania o i Paesi scandinavi, che non hanno mai abbandonato il meccanismo del vuoto a rendere. Non tutte le bottiglie possono essere riutilizzate, ma il governo tedesco, ad esempio, si propone di arrivare a una quota totale dell’80% di recipienti ecosostenibili. Una cassetta di 12 bottiglie di vetro da 0,75 litri puo’ essere riempita 53 volte: una quantita’ che corrisponde a 320 bottiglie di pet ( il polietilene tereftalato utilizzato in sostituzione di vetro e latta) da un litro e mezzo.
In Germania i prodotti riutilizzabili vengono venduti a livello regionale entro un raggio di 60 chilometri. In media una bottiglia d’acqua minerale a rendere percorre 230 chilometri fino al consumatore finale. Una bottiglia d’acqua in un contenitore a perdere 480 chilometri.
In Inghilterra e’ stato presentato un progetto di legge per rendere obbligatorie le buone pratiche del passato in tema di recupero di imballaggi e contenitori ad uso alimentare. Negli Usa, in 12 Stati, e’ in vigore il vecchio sistema, regolato dal ‘Bottle bill’, che ha iminuito fino al 70% i rifiuti di lattine, cartoni e vetro. In diverse contee australiane si e’ tornati al vuoto a rendere consentendo di recuperare l’85% dei contenitori prima abbandonati per strada, sulle spiagge o sulla riva dei fiumi.

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