Bike Sharing: Milano è terza in Europa

di Redazione 1.226 views2

BikeMi è il servizio di bike sharing offerto dal comune di Milano. E’ stato aperto nel dicembre 2008 – amministrazione Moratti – e già nel 2010 poteva contare du 13.000 utenti. Con le sue duemila biciclette a disposizione, secondo Legambiente è il terzo servizio in Europa come mezzi a disposizione, dietro Londra – che guida la classifica con i suoi 8.000 mezzi – e Barcellona – 6.000.

Numeri assoluti positivi che fanno comunque di Milano una città al di sotto della media europea come biciclette offerte ogni diecimila abitanti. Nelle città europee con più di 500.000 abitanti che offrono questo servizio sembra che l’offerta media si attesti sulle 15,6 biciclette ogni diecimila abitanti.

Tradotto in cifre vuole dire che BikeMI dovrebbe avere almeno 2.090 biciclette disponibili per gli utenti ogni giorno. Comunque le altre città italiane restano molto indietro rispetto al capoluogo milanese: Roma infatti, dovrebbe offrirne 4.330, contro le 335 oggi disponibili, e Torino 1.420 – oggi sono più o meno 600.

La fotografia del servizio oggi è composta da più di 3.000 stalli suddivisi in 127 stazioni, 18.000 abbonamenti annuali, 3.000 settimanali e 14.000 giornalieri – all’anno. A prendere a noleggio la bici sono soprattutto uomini – 62% – con un’età media di 41 anni.

Ovviamente la richiesta di bici si concentra in due fasce orarie: al mattino tra le 8 e le 10, e la sera tra le 18 e le 19. Il servizio, entro la fine dell’ano dovrebbe raggiungere le 201 stazioni e le 3.560 bici, con un investimento di circa 3,5 milioni di euro – ovviamente del Comune.

In futuro dovrebbe diventare possibile l’utilizzo del proprio cellulare per pagare un abbonamento – ora è possibile solo utilizzando una carte di credito – o per fare segnalazioni di guasti e problemi vari. Per ora non verrà esteso l’orario di fruizione del servizio – attualmente è aperto dalle sette del mattino a mezzanote.

Ci sono stati alcuni test, ma la risposta della città è stata limitata, troppe poche persone hanno usufruito delle bici, per cui l’amministrazione ha deciso che non valeva la pena tenere aperto il call center, i furgoncini dell’assistenza e la centrale.

Commenti (2)

  1. Io sono un fiero abbonato e sostenitore del bikemi. Purtroppo l’installazione delle stazioni ha una tempistica pachidermica. Io SCOMMETTO che entro fine anno non avremo le 201 stazioni. E’ una cosa vergognosa che il comune di milano sogni ad occhi aperti su quest cifre. Secondo me ne mettono ancora trenta al max entro fine anno

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