E’ allarme ambientale all’isola del Giglio

In questi giorni non si parla d’altro che del disastro della Costa Concordia, il terribile affondamento della nave da crociera che è costato diverse vite, una tragedia che si sarebbe potuta evitare e che è rimbalzata da una parte all’altra del mondo. Mentre si procede con il ritrovamento degli ultimi corpi, bisogna fare i conti anche con i pericoli ambientali correlati, infatti tra carburante e detersivi, la zona dell‘isola del Giglio è a serio rischio.

Adesso i detersivi e i saponi presenti sulla Costa Concordia stanno iniziando a sciogliersi in mare, sono passati tredici giorni dal terribile accaduto e non si può limitare il danno al 100%, la quantità di detersivo che circonda la nave non può passare inosservata.

L’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana ha inviato il battello Poseidon per i controlli e dai primi rilevamenti, ci sarebbero dai 2 ai 3 milligrammi di tensioattivi ogni litro d’acqua. C’è da tenere in considerazione che a bordo della nave c’erano moltissime persone, per cui svariati chili di materiale tra detersivi e sapone. Gran parte del materiale era chiuso nei boccioni che tuttavia non sono sicuri, visto che potrebbero esplodere da un momento all’altro e riversare dell’altro contenuto in mare.

I dati sono del tutto allarmanti, perchè le acque dell’isola del Giglio, fino ad ora considerate cristalline e con una presenza di tensioattivi pari a zero, adesso invece hanno un livello di inquinamento superiore addirittura a quello di zone industriali come Marghera (Venezia) e Piombino (Livorno). Sembrano meno inquietanti, invece, i dati riguardanti gli idrocarburi, dei quali per il momento non è stata certificata la presenza, ma i test dovranno continuare ancora nei prossimi giorni, mentre gli esperti inizieranno a svuotare le cisterne, l’operazione richiederà quasi un mese di lavori, speriamo che sia sufficiente per limitare al minimo i danni ambientali che la zona dovrà subire.

Photo Credits | Getty Images

3 commenti su “E’ allarme ambientale all’isola del Giglio”

  1. Anche il governo italiano dovrebbe rivolgersi all’avvocato americano Marc Bern per i danni subiti ! Solo cosi’ potremo recuperare i soldi per contrastare l’inquinamento della nave.

Lascia un commento

Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.