“Il nucleare mal si concilia con la democrazia: le decisioni dei governi giapponese e italiano, pur nelle loro differenze, hanno questo in comune”. Ad affermarlo in una nota è il Wwf. ”Solo ora il Governo giapponese, ostaggio del flusso di informazioni reticenti, fornite dal gestore privato Tepco, sottolinea il presidente dell’associazione ambientalista, Stefano Leoni, ”decide di blindare ed estendere la zona di sicurezza attorno a Fukushima a tutela della salute e della vita dei cittadini. Il Governo italiano decide di privare i cittadini del loro diritto di espressione sulla questione nucleare affossando il referendum. Sia in Giappone che in Italia si negano i diritti all’informazione e alla partecipazione della cittadinanza, oggi sul nucleare e domani sull’acqua”.
inquinamento aria
Inquinamento nucleare: campi di girasoli per ripulire il suolo di Fukushima
Campi di girasoli a perdita d’occhio per ripulire il suolo contaminato vicino alla centrale nucleare di Fukushima: e’ l’idea di un gruppo di ricercatori nipponici, secondo cui, sull’esempio di quanto gia’ sperimentato dopo il disastro di Cernobyl, i fiori gialli potrebbero assorbire il letale cesio radioattivo emesso dal disastrato impianto.
Il progetto ecologico e’ stato presentato da Masamichi Yamashita, a capo di un team di scienziati che studia agricoltura spaziale presso la Jaxa, l’agenzia spaziale nipponica, che ha invitato a piantare semi di girasole nelle vicinanze di Fukushima n.1 per sfruttare la capacita’ dei fiori di assorbire alcune sostanze inquinanti, tra cui quelle altamente radioattive come il cesio 134 e 137.
Nucleare: la contaminazione spaventa più della crisi
Per un italiano su quattro, il 24%, il pericolo più temuto è la contaminazione dell’ambiente. Un timore che batte quelli per gli effetti della crisi economica (20%), per la salute legate all’alimentazione (17 %), per il rischio di un incidente automobilistico (11%), la criminalità e la malattia, entrambe fonte di preoccupazione per il 10% della popolazione. E’ quanto emerge sulle ansie dei cittadini da una elaborazione della Coldiretti, sulla base dei ultimi dati Eurobarometro, dopo l’annuncio delle autorità giapponesi che hanno confermato di avere innalzato al livello 7 la classificazione dell’incidente nucleare di Fukushima, lo stesso grado di gravità che fu stabilito per Cernobyl.
Nucleare: in Italia decine di siti pieni di scorie
In Italia sono decine i siti pieni di scorie: centrali chiuse dal referendum, centri di ricerca, depositi. A proporre la mappa dei siti di scorie è L’Espresso in edicola da domani. L’inventario radioattivo nazionale conta anche alcune ”piscine”, dove stanno a mollo le barre di combustibile irraggiato (e ancora fortemente radioattivo) estratte dai vecchi reattori, in attesa di prendere la via del riprocessamento a La Hague (Francia) o a Sellafield (Regno Unito).
Centomila metri cubi di spazzatura radioattiva
Essenzialmente, scrive il settimanale, stazionano sulla penisola 100 mila metri cubi di spazzatura radioattiva, con tempi di decadimento che vanno da qualche mese o anno (i rifiuti della medicina nucleare) a centinaia di migliaia di anni (il plutonio). Mettere in sicurezza il nucleare del passato ci costerà almeno 4,5 miliardi di euro, in parte prelevati dalle bollette (alla voce A2), che la società incaricata Sogin sta spendendo per smantellare le centrali e neutralizzare i rifiuti. Il tutto dovrebbe essere terminato entro il 2020, anno in cui gli impianti francesi e britannici cominceranno a restituirci ben impacchettate le scorie derivanti dal riprocessamento del combustibile esaurito.
Nucleare: Giappone, Cina e Corea del Sud in un summit sulla sicurezza il 21 maggio
Giappone, Cina e Corea del Sud hanno deciso di programmare un summit di due giorni a Tokyo, a partire dal 21 maggio, per sviluppare la cooperazione sulla sicurezza del nucleare. In base a quanto riferito dal capo di gabinetto Yukio Edano, il premier nipponico Naoto Kan e quello cinese Wen Jiabao, piu’ il presidente sudcoreano Lee Myung Bak, discuteranno ”su come rafforzare i legami sulle attivita’ nucleari e sulle misure per affrontare le catastrofi” a seguito del sisma/tsunami dell’11 marzo cui e’ seguita la crisi della centrale di Fukushima n.1.
Il Giappone, alle prese con peggior disastro naturale dal dopoguerra, ha ricevuto dai vicini sostegno, tra cui l’invio di squadre di soccorso alle zone sinistrate.
Parigi, via le auto inquinanti dal centro della città
Diversi modelli di veicoli inquinanti, tra cui auto, mezzi pesanti e motorini, potrebbero essere messi al bando dai centri storici di otto grandi agglomerati urbani della Francia, tra cui Parigi, Lione e Bordeaux, entro la fine del 2012. Lo dice in un’intervista al quotidiano Le Parisien il ministro francese dell’Ambiente, Nathalie Kosciusko-Morizet, spiegando che prossimamente verra’ lanciata una fase sperimentale di tre anni per valutare l’efficacia di una tale iniziativa.
Vendola e la bonifica di Manfredonia, un caso di scuola europeo
”Siamo di fronte a un risultato straordinario” e a un ”caso di scuola europeo”. Cosi’ il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, ha commentato ieri, in una conferenza stampa, l’archiviazione da parte della Commissione europea della procedura d’infrazione comunitaria per l’inquinamento causato dalle discariche pubbliche di Manfredonia.
Sono intervenuti, fra gli altri, l’assessore regionale all’Ambiente, Lorenzo Nicastro, e il sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi. ”La Commissione europea – ha spiegato Vendola – ha archiviato la procedura d’infrazione per la quale la Puglia avrebbe dovuto pagare 300.000 euro al giorno di multa, a causa dei mancati interventi di bonifica in uno dei siti inquinati di interesse nazionale quale e’ Manfredonia”.
Nucleare: a un mese dall’incidente di Fukushima il mondo a che punto è?
E’ passato un mese dall’incidente alla centrale nucleare di Fukushima in seguito alla straordinaria scossa di terremoto (dell’11 marzo con una magnitudo di 9,1) che ha colpito il Giappone, e
Giappone, in 5000 protestano a Tokyo contro il nucleare
Almeno in 5.000 hanno protestato a Tokyo ieri contro il nucleare, tornando a chiedere la chiusura della centrale di Hamaoka: distante 200 km a sud della capitale e a 120 da Nagoya, l’impianto ha 5 reattori costruiti sulla confluenza di due placche tettoniche malgrado la previsione di un forte terremoto nell’area di magnitudo 8.0. Due le manifestazioni principali mentre in tutta la città centinaia di migliaia di persone si sono riversate nei grandi parchi pubblici per la fioritura del ciliegio (‘sakura’): una a Koenji, popolosa parte del quartiere di Suginami, e un’altra nel centro di Tokyo, che ha concluso la sua marcia davanti alla sede della Tepco, il gestore del disastrato impianto nucleare di Fukushima.
Energia nucleare: i verdi svizzeri e l’abbandono dell’atomo
Al via un’iniziativa dei Verdi svizzeri per l’abbandono del nucleare. L’ufficio di presidenza del partito, riunito a Berna, si è espresso, infatti, all’unanimità a favore di un’iniziativa popolare per l’abbandono del nucleare entro il 2024 e raccomanda all’assemblea dei delegati, che si riunirà il 9 aprile a Basilea, di dare il proprio benestare. La raccolta delle firme potrebbe iniziare già a maggio. Il testo dell’iniziativa, sulla quale il partito ecologista si attende un’ampia convergenza delle altre forze politiche, è stato già depositato alla Cancelleria federale per l’esame preventivo.