Nucleare: la lezione mancata di Chernobyl a 25 anni dalla catastrofe

 Dalla sicurezza all’informazione, dagli studi medici ad un sarcofago ancora da ultimare dopo 25 anni: il disastro nucleare di Cernobyl sembra una lezione mancata dopo un quarto di secolo, e non solo per il recente bis a Fukushima. A Kiev si tentera’ l’ennesimo bilancio con una maxi conferenza, dopo la messa-lampo del patriarca di Mosca Kirill e la rapida visita alla centrale dei presidenti di Ucraina e Russia, i due paesi piu’ colpiti dalla nube radioattiva (insieme alla Bielorussia).

Un insegnamento per il futuro
Qualche leader ha gia’ tentato di trarre un insegnamento per il futuro. Il leader del Cremlino Dmitri Medvedev, erede di quell’Urss che nascose il disastro per tre giorni, si e’ detto oggi convinto che ”la principale lezione” e’ ”dire la verita’ alla gente, perche’ il mondo e’ talmente fragile, e noi siamo talmente interdipendenti, che ogni tentativo di nascondere la verita’, di non dire tutto…si risolve in tragedia”. E ha condannato la condotta ‘irresponsabile dello Stato” sovietico, ”che non trovo’ subito il coraggio di riconoscere quello che era successo”, ha ammonito mentre consegnava al Cremlino l’ordine del coraggio ad alcuni ”liquidatori”.

Energia nucleare: tre italiani su quattro contrari

 Cresce la percentuale dei cittadini italiani contrari al nucleare, passata dal 71% prima della catastrofe giapponese al 75% attuale, pari a 3 italiani su 4. Nel mondo il numero di contrari all’atomo e’ passato dal 32% nella situazione pre-catastrofe all’attuale 43%. E’ il risultato di un sondaggio della Doxa, che in Italia ha condotto 1000 interviste telefoniche su un campione rappresentativo della popolazione italiana di 15 anni ed oltre, e da Win-Gallup International, il piu’ grande e storico network di istituti di ricerca indipendenti, che tra il 21 marzo e il 10 aprile 2011 ha intervistato un campione di oltre 34.000 individui in 47 paesi di tutto il mondo.

Sistri, il 1 giugno l’entrata in vigore. Ma il sistema non è pronto

Le numerose difficoltà riscontrate per accedere alla registrazione del Sistri è una nuova conferma dei continui disservizi ed aggravi burocratici cui le imprese sono quotidianamente sottoposte loro malgrado“. Ad affermarlo è il segretario generale di PmItalia, l’Associazione Piccole e Medie Imprese Italiane, Giovanni Quintieri, riguardo l’obbligo di registrazione per le imprese al ‘Sistri’, il nuovo sistema di tracciabilità telematica dei rifiuti che entrerà in vigore il prossimo 1 giugno.

Le difficoltà delle imprese
Non è accettabile -dice Quintieri- che le imprese siano costrette ad ottemperare a tali obblighi senza mettere loro a disposizione strumenti efficienti in tal senso, soprattutto in considerazione dei giù gravissimi danni che esse puntualmente subiscono in virtù di altre inefficienze statali, prime fra tutte burocrazia e ritardi nei pagamenti“.

Campagne ecologiche: Robert Redford contro la miniera nella baia di Bristol

 La leggenda di Hollywood Robert Redford alza la voce contro il progetto di una gigantesca miniera per lo sfruttamento dei giacimenti di oro e rame nella zona della Baia di Bristol, in Alaska: Redford ha acquistato un’intera pagina del New York Times e pubblicato un articolo sull’Huffington Post per denunciare il rischio di una “tragedia ambientale” e contestare un progetto la cui realizzazione rischierebbe di alterare un ambiente incontaminato e selvaggio dove ogni anno tornano a riprodursi milioni di salmoni rossi, che risalgono lungo il bacino della Baia.

Il progetto della miniera
Un consorzio internazionale di cui fanno parte la anglo-australiana Rio Tinto e la britannica Anglo-American, scrive, vuole costruire la miniera di tre chilometri, un progetto non ancora approvato dallo stato dell’Alaska, al quale si oppongono abitanti e pescatori che temono conseguenze irreversibili per l’ambiente. “Io non sono contrario alle miniere. Sono contrario all’idea di aprire mega-miniere in ambienti cui non appartengono“, scrive l’attore.

La spazzatura invade il mar Egeo: fuoriuscita da un deposito delle Cicladi

 Centinaia di tonnellate di spazzatura fuoriuscite da una discarica sull’isola greca di Andros, nelle Cicladi, si sono riversate in mare e, sospinte dal vento, si stanno dirigendo verso le spiagge del Dodecaneso inquinando tutto il Mare Egeo. A lanciare l’allarme, come riferisce il quotidiano ateniese Kathimerini, gli ambientalisti dell’Istituto di ricerca marina Archipelagos i quali sostengono di aver avvertito le competenti autorita’ elleniche ed europee ma di non aver visto sinora alcun intervento da parte loro.

Inquinamento grave
Vaste quantita’ di plastica hanno gia’ raggiunto il Dodecaneso centrale provocando un grave inquinamento”, e’ detto in un comunicato diffuso dall’Istituto secondo cui alla diffusione dei rifiuti ”lungo tutte le coste dell’Egeo” stanno contribuendo i venti che soffiano da Sud. Gli ambientalisti affermano di aver avvertito della situazione il Commissario europeo all’Ambiente Janez Potocnik e la Commissaria per gli Affari Marittimi Maria Damanaki ed altri funzionari competenti.

Inquinamento nucleare: campi di girasoli per ripulire il suolo di Fukushima

 Campi di girasoli a perdita d’occhio per ripulire il suolo contaminato vicino alla centrale nucleare di Fukushima: e’ l’idea di un gruppo di ricercatori nipponici, secondo cui, sull’esempio di quanto gia’ sperimentato dopo il disastro di Cernobyl, i fiori gialli potrebbero assorbire il letale cesio radioattivo emesso dal disastrato impianto.
Il progetto ecologico e’ stato presentato da Masamichi Yamashita, a capo di un team di scienziati che studia agricoltura spaziale presso la Jaxa, l’agenzia spaziale nipponica, che ha invitato a piantare semi di girasole nelle vicinanze di Fukushima n.1 per sfruttare la capacita’ dei fiori di assorbire alcune sostanze inquinanti, tra cui quelle altamente radioattive come il cesio 134 e 137.

Nucleare: la contaminazione spaventa più della crisi

Per un italiano su quattro, il 24%, il pericolo più temuto è la contaminazione dell’ambiente. Un timore che batte quelli per gli effetti della crisi economica (20%), per la salute legate all’alimentazione (17 %), per il rischio di un incidente automobilistico (11%), la criminalità e la malattia, entrambe fonte di preoccupazione per il 10% della popolazione. E’ quanto emerge sulle ansie dei cittadini da una elaborazione della Coldiretti, sulla base dei ultimi dati Eurobarometro, dopo l’annuncio delle autorità giapponesi che hanno confermato di avere innalzato al livello 7 la classificazione dell’incidente nucleare di Fukushima, lo stesso grado di gravità che fu stabilito per Cernobyl.

Nucleare: in Italia decine di siti pieni di scorie

 In Italia sono decine i siti pieni di scorie: centrali chiuse dal referendum, centri di ricerca, depositi. A proporre la mappa dei siti di scorie è L’Espresso in edicola da domani. L’inventario radioattivo nazionale conta anche alcune ”piscine”, dove stanno a mollo le barre di combustibile irraggiato (e ancora fortemente radioattivo) estratte dai vecchi reattori, in attesa di prendere la via del riprocessamento a La Hague (Francia) o a Sellafield (Regno Unito).

Centomila metri cubi di spazzatura radioattiva
Essenzialmente, scrive il settimanale, stazionano sulla penisola 100 mila metri cubi di spazzatura radioattiva, con tempi di decadimento che vanno da qualche mese o anno (i rifiuti della medicina nucleare) a centinaia di migliaia di anni (il plutonio). Mettere in sicurezza il nucleare del passato ci costerà almeno 4,5 miliardi di euro, in parte prelevati dalle bollette (alla voce A2), che la società incaricata Sogin sta spendendo per smantellare le centrali e neutralizzare i rifiuti. Il tutto dovrebbe essere terminato entro il 2020, anno in cui gli impianti francesi e britannici cominceranno a restituirci ben impacchettate le scorie derivanti dal riprocessamento del combustibile esaurito.

Nucleare: Giappone, Cina e Corea del Sud in un summit sulla sicurezza il 21 maggio

 Giappone, Cina e Corea del Sud hanno deciso di programmare un summit di due giorni a Tokyo, a partire dal 21 maggio, per sviluppare la cooperazione sulla sicurezza del nucleare. In base a quanto riferito dal capo di gabinetto Yukio Edano, il premier nipponico Naoto Kan e quello cinese Wen Jiabao, piu’ il presidente sudcoreano Lee Myung Bak, discuteranno ”su come rafforzare i legami sulle attivita’ nucleari e sulle misure per affrontare le catastrofi” a seguito del sisma/tsunami dell’11 marzo cui e’ seguita la crisi della centrale di Fukushima n.1.
Il Giappone, alle prese con peggior disastro naturale dal dopoguerra, ha ricevuto dai vicini sostegno, tra cui l’invio di squadre di soccorso alle zone sinistrate.

Porta la sporta: fino al 26 aprile la settimana nazionale contro l’usa e getta

 L’importante e’ non dimenticarla: portarla con se’, infatti, consente di evitare il consumo dei sacchetti monouso e del conseguente inquinamento. E’ la borsa della spesa (non di plastica), al centro della seconda edizione della Settimana Nazionale ”Porta la Sporta”. L’iniziativa, in programma dal 16 al 23 aprile, e’ promossa dall’Associazione dei Comuni Virtuosi, dal Wwf, da Italia Nostra, dal Touring Club Italiano e da Adiconsum, e “vuole promuovere l’utilizzo della borsa in sostituzione dei sacchetti monouso ma anche per ribadire un NO che deve diventare sempre più corale e partecipato verso il consumo usa e getta“.

Porta la sporta
Questa seconda edizione della settimana nazionale, sottolineano gli organizzatori, “acquista particolare significato nell’anno in corso, sia per l’entrata in vigore del divieto di commercializzazione per i sacchetti di plastica sia perché è stata da poco recepita nel nostro paese l’ultima direttiva europea in materia di gestione dei rifiuti che, per la prima volta, mette la prevenzione del rifiuto tra le azioni prioritarie da intraprendere“.