Eco-sartoria a filo d’arte: consegne in bicicletta e materiali biocompatibili a Roma

 Ecosostenibilità, artigianato e bicicletta. Una miscela non esplosiva, ma verde al 100%, che vive tra le mura dell’ecosartoria a filo d’arte, un piccolissimo locale di due piani nella centralissima piazza San Silvestro di Roma. Una bottega nel cuore della capitale dove, quasi da un anno, il giovanissimo Diego Burroni e il suo amico Max Cirella cercano di trasmettere l’amore per la salute del pianeta conciliando il saper fare artigianale di Eva, Silvino originario di Capo Verde, Natalia e del maestro Antonio, con il rispetto per l’ambiente facendo le consegne rigorosamente in bicicletta ed usando materiali biocompatibili.

La moda può essere amica dell’ambiente
Questa avventura -spiega a LABITALIA Diego Burroni- è nata con il mio socio e amico Max Cirella. Frequentando l’ambiente della moda abbiamo sentito l’esigenza di metterci in proprio e così abbiamo pensato ad aprire un’attività in centro. Max ha trovato un locale in disuso con vecchie cabine telefoniche e dopo innumerevoli pratiche burocratiche lo abbiamo preso“.

Muri floreali e pareti d’edera: le piante diventano arredo per il living design

 Librerie di edera vera, giochi d’acqua e ninfee, muri floreali e insalate di campo in salotto. L’orto in giardino arriva non solo sul balcone ma anche dentro casa. E l’agricoltura diventa elemento forte su cui puntano l’architettura e il design. Un fenomeno che vede l’Italia in testa, nelle idee e nell’innovazione e che sta esplodendo anche a livello mondiale, coinvolgendo migliaia di addetti per un fatturato potenziale da miliardi di euro. Questa nuova tendenza è ”messa in mostra” dalla Cia-Confederazione italiana agricoltori, che ha partecipato al recente Salone del Mobile a Milano.

Le case più trendy sono green
In Italia – afferma la Cia- stiamo un passo avanti, ma il mondo ci insegue velocissimo e le case più trendy del momento accolgono molto verde. Sono nate vere e proprie partnership tra agricoltori e architetti, che lavorano di concerto per offrire soluzioni originali, negli spazi all’aperto ma anche all’interno delle mura domestiche“.

Crepide -2-

 La crepide è una pianta erbacea usata in cucina ed in erboristeria che si trova nelle zone collinari e di media montagna. Cresce anche durante gli inverni più rigidi, sia prima della neve, sia quando la neve comincia a sciogliersi.
Questa pianta erbacea usata in cucina ed in erboristeria ama i luoghi soleggiati, ai piedi dei muri, gli anfratti al riparo dal vento e nella bella stagione è spesso nascosta sotto altre erbe che la proteggono quando si seccano e la aiutano a mantenersi verde.
Se ci sono freddo e brina, alcune delle foglie basali più esposte potranno essere alterate dal clima, ma le altre più interne si manterranno integre e pronte per essere consumate come meglio si desidera. Questa pianta erbacea usata in cucina ed in erboristeria non somiglia ad erbe velenose o pericolose e si possono raccogliere in tutta tranquillità.

Crepide -1-

 La crepide, Crepis biennis L., è una pianta erbacea usata in cucina ed in erboristeria della famiglia delle Compisitae ora Asteraceae, conosciuta anche con il nome di Radichiella dei prati.
L’etimologia del nome generico, Crepis, di questa pianta erbacea usata in cucina e in erboristeria deriva dal latino Crèpìs che significa pantofola, sandalo. I frutti, di alcune specie di questo genere, sono strozzati nella parte mediana ricordando molto vagamente questo tipo di calzare. Inoltre lo stesso vocabolo nell’antica Grecia indicava il legno di Sandalo.
Questa pianta erbacea usata in cucina ed in erboristeria può raggiungere i 120 cm di altezza.
La radice è del tipo a fittone corto e con robuste radici secondarie.

Macis e Noce Moscata

 Il macis (chiamato anche mace o fiore della noce moscata) è una spezia utilizzata in cucina e in erboristeria, originaria delle isole Molucche, Indonesia. Si tratta di una parte del frutto di un albero sempreverde dioico, la Myristica fragrans Gronov. che può raggiungere l’altezza di 20 m. Questo albero sempreverde dal quale si ricava una spezia usata in cucina e in erboristeria è oggi coltivato nelle zone intertropicali. Il seme decorticato della Myristica fragrans Gronov è la noce moscata, mentre la parte esterna che lo ricopre fornisce il macis.
In particolare il macis è la parte interna del frutto,endocarpo, che riveste il seme che costituisce la spezia più conosciuta , utilizzata in cucina e in erboristeria, la noce moscata. Il macis è di color rosso brillante nel frutto fresco; diventa di colore arancio seccando.

Orca -3-

 Alcune popolazioni di questi animali marini hanno sviluppato delle tecniche peculiari di caccia. Ad esempio le orche argentine si radunano in febbraio di fronte alle spiagge dove si riproducono i leoni marini per cacciare i cuccioli ancora inesperti. La tecnica è semplice: un individuo nuota di fronte alla spiaggia con la pinna dorsale ben visibile sopra la superficie del mare facendosi quindi notare, un altro individuo tenendosi sott’acqua, incrocia dalla direzione opposta. Se ci sono cuccioli distratti che riposano sulla battigia, l’orca che si è tenuta nascosta, con una impressionante rapidità, nuota verso la spiaggia cercando di catturare la preda. In quest’impresa l’animale marino si spiaggia, ma con decisi movimenti del corpo scivola indietro riguadagnando il mare e portando con sé l’eventuale preda.
Nei loro viaggi per mare le orche vengono spesso in contatto con altri grandi animali predatori del mare, fra cui lo Squalo Bianco.

Sistri: firmato il protocollo d’intesa, chiuso il dialogo del Governo con gli industriali

 Con il protocollo d’intesa sul Sistri, siglato dal ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo e dal presidente di Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici Stefano Pileri, è stato realizzato ”un importante passo operativo sulla strada dell’applicabilità del nuovo sistema nazionale di controllo e tracciabilità dei rifiuti’‘. E’ la posizione di Csit che, in una nota diffusa, evidenzia che l’accordo, da una parte chiude il periodo di fitto dialogo fra Ministero e le rappresentanze industriali interessate, durante il quale sono stati individuati i punti critici del passaggio dal sistema cartaceo di rilevazione dei dati sulla movimentazione dei rifiuti al sistema basato su tecnologie elettroniche. Dall’altra avvia una nuova fase di collaborazione operativa. Il Sistri (Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti) nasce nel 2009 su iniziativa del Ministero dell’Ambiente per permettere l’informatizzazione dell’intera filiera dei rifiuti speciali a livello nazionale e dei rifiuti urbani per la Regione Campania.

La spazzatura invade il mar Egeo: fuoriuscita da un deposito delle Cicladi

 Centinaia di tonnellate di spazzatura fuoriuscite da una discarica sull’isola greca di Andros, nelle Cicladi, si sono riversate in mare e, sospinte dal vento, si stanno dirigendo verso le spiagge del Dodecaneso inquinando tutto il Mare Egeo. A lanciare l’allarme, come riferisce il quotidiano ateniese Kathimerini, gli ambientalisti dell’Istituto di ricerca marina Archipelagos i quali sostengono di aver avvertito le competenti autorita’ elleniche ed europee ma di non aver visto sinora alcun intervento da parte loro.

Inquinamento grave
Vaste quantita’ di plastica hanno gia’ raggiunto il Dodecaneso centrale provocando un grave inquinamento”, e’ detto in un comunicato diffuso dall’Istituto secondo cui alla diffusione dei rifiuti ”lungo tutte le coste dell’Egeo” stanno contribuendo i venti che soffiano da Sud. Gli ambientalisti affermano di aver avvertito della situazione il Commissario europeo all’Ambiente Janez Potocnik e la Commissaria per gli Affari Marittimi Maria Damanaki ed altri funzionari competenti.

Inquinamento nucleare: campi di girasoli per ripulire il suolo di Fukushima

 Campi di girasoli a perdita d’occhio per ripulire il suolo contaminato vicino alla centrale nucleare di Fukushima: e’ l’idea di un gruppo di ricercatori nipponici, secondo cui, sull’esempio di quanto gia’ sperimentato dopo il disastro di Cernobyl, i fiori gialli potrebbero assorbire il letale cesio radioattivo emesso dal disastrato impianto.
Il progetto ecologico e’ stato presentato da Masamichi Yamashita, a capo di un team di scienziati che studia agricoltura spaziale presso la Jaxa, l’agenzia spaziale nipponica, che ha invitato a piantare semi di girasole nelle vicinanze di Fukushima n.1 per sfruttare la capacita’ dei fiori di assorbire alcune sostanze inquinanti, tra cui quelle altamente radioattive come il cesio 134 e 137.

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