Mobilità sostenibile: gli ecoincentivi per le auto a metano in scadenza a fine gennaio

Nel 2009 le conversioni di auto a gpl e metano sono state 196 mila, ma gli ecoincentivi stanno per terminare. E’ quanto sottolinea in una nota il Consorzio Ecogas. ”Dalle ore 9.00 dell’11 gennaio nella sezione Incentivi MSE 2010 sul sito del Consorzio Ecogas (www.ecogas.it), è possibile prenotare – a cura delle officine specializzate e delle concessionarie, fino ad esaurimento fondi – gli ecoincentivi per la conversione a gas degli autoveicoli, praticamente senza interruzione con il 2009. Sono infatti fatte salve tutte le trasformazioni collaudate dopo il 1 gennaio 2010. La disponibilità attuale è di 11.556.406,00 euro, derivanti in parte dai fondi residui dell’esercizio 2009 e in parte dal fondo strutturale istituito con la Legge 403/1997 (la prima ‘rottamazione’), che ammonta a circa 2 milioni/anno”.

Risparmio energetico: ogni lampadina a basso consumo fa risparmiare 11 euro sulla bolletta

 In un anno, alcuni modelli di lampadine a basso consumo fanno risparmiare più di 11 euro di elettricità per singolo punto luce. E’ quanto emerge da un test di Altroconsumo che ha preso in considerazione 18 lampadine di intensità media, vale a dire tra 500 e 1.000 lumen, con potenza tra 11 e 15 Watt. Oltre a valutarne l’efficienza, la durata e il risparmio, è stato verificato anche la sicurezza elettrica, cioè se le parti di ogni singola lampadina sono ben isolate, in modo da non provocare rischi quando si avvitano.

DALLE LAMPADE A INCANDESCENZA A QUELLE A FLUORESCENZA
Da settembre 2009 non è più possibile trovare in commercio, in Italia e in tutta Europa, le classiche lampadine a incandescenza da 100 watt o più. Seguirà l’abolizione progressiva degli altri wattaggi, poi, dal 2012, il bando totale. Il passaggio alle fluorescenti però secondo l’associazione dei consumatori richiede qualche precauzione ambientale, perché contengono metalli pesanti, difficili da smaltire. Un problema che può essere risolto con un sistema capillare di recupero e riciclo, che proprio in questi mesi comincia ad avviarsi.

Classifica elettronica verde di Greenpeace: Apple, Sony e Nokia sempre più eco

Apple, Sony Ericsson e Nokia fanno passi avanti nella classifica ‘Elettronica Verde’ di Greenpeace con buoni progressi nell’eliminazione di sostanze tossiche dai prodotti elettronici. Segue HP che di recente ha immesso sul mercato prodotti completamente liberi da PVC e ritardanti di fiamma bromurati (BFRs). Al contrario, Samsung, Dell, Lenovo e LGE, spiega Greenpeace, sono state penalizzate per non aver rispettato gli impegni all’eliminazione di sostanze tossiche dai loro prodotti. Queste compagnie avevano preso l’impegno di eliminare queste sostanze entro il 2009, ma hanno poi spostato la scadenza al 2011 o ancora più in là. “Servono meno chiacchiere e più fatti per una reale rimozione dei veleni dai prodotti elettronici – spiega Alessandro Giannì, Direttore delle Campagne di Greenpeace – Apple, Sony Ericsson, Nokia e la stessa HP dimostrano che è possibile agire da subito. Si è mossa pure Cisco, che non è nemmeno inclusa nella nostra classifica: per gli altri, non ci sono scuse!“.

Il mascara vibrante bocciato da Altroconsumo: “inutile, inquinante e costoso”

 Alcune case produttrici di cosmetici (Estée Lauder, Lancôme, Maybelline) hanno recentemente lanciato sul mercato il mascara che vibra: non offre niente di speciale, ha un impatto negativo sull’ambiente e costa fino al 50% in più rispetto ai normali mascara. Questo il parere di Altroconsumo, che ha affettuato un test pratico per capire quanto c’è di vero nella pubblicità.

IL TEST SUL MASCARA VIBRANTE
Secondo i produttori il mascara oscillante ci farà avere ciglia mozzafiato, allungate e ridisegnate come non mai. In pratica, lo spazzolino di questo mascara (cosmetico noto anche come rimmel) vibra da sé, grazie a un motorino e una piccola pila. La vibrazione però non può fare tutto da sola, per applicare il mascara è necessario comunque un movimento manuale. Altroconsumo ha chiesto ad alcune donne di provarli: in generale l’applicazione è semplice, ma fastidiosa; l’effetto è soddisfacente, ma tutt’altro che rivoluzionario.

Spesa a emissioni zero: sul sito di Wwf si pesa la co2 nel carrello virtuale

 Fare una spesa intelligente e attenta può aiutare il clima e il nostro pianeta, soprattutto in questi giorni di frenetici acquisti natalizi. Sul sito di Wwf Italia, con un calcolatore chiamato “il carrello della spesa”, elaborato dal WWF in collaborazione con l’Università della Tuscia e con la II Università di Napoli, si può misurare in modo semplice e immediato quanto le scelte quotidiane fatte davanti agli scaffali di mercati e supermercati siano responsabili di emissioni di gas a effetto serra e quindi dei cambiamenti del clima.
Una volta messi nel carrello i prodotti, che sono raggruppati secondo le principali categorie presenti nei supermercati, il calcolatore emette uno scontrino con il “prezzo” totale degli acquisti effettuati in termini di emissione di CO2.

Nucleare: le bollette non si alleggeriranno, parola di Legambiente

 Ma da dove arriveranno queste montagne di soldi? Sarà una donazione di qualche nababbo o soldi di un benefattore? L’eredità di uno zio d’America o un regalo di Babbo Natale? Il governo finalmente scopre le carte e svela la maxi stangata causata dal ritorno dell’atomo in Italia: a pagare sarà come sempre Pantalone, con buona pace dell’alleggerimento delle bollette elettriche sbandierato nell’ultimo anno e mezzo dal Governo”.
E’ questo il commento sarcastico di Stefano Ciafani, responsabile scientifico di Legambiente al decreto legislativo sul nucleare previsto dalla Legge Sviluppo, approvato in Consiglio dei ministri che prevede decine di milioni di euro di rimborso per i territori che ospiteranno le centrali nucleari e sgravi fiscali per comuni, imprese e cittadini che vivono nei pressi degli impianti atomici.

Inquinamento: a Roma dal 1 gennaio stop ai veicoli euro 0 nelle Ztl

 A partire da venerdì primo gennaio 2010 è stato vietato l’ingresso e la circolazione all’interno della Ztl dell’Anello Ferroviario di Roma ai ciclomotori e ai motoveicoli, a due, tre e quattro ruote, con motore a 4 Tempi ‘euro 0′ non conformi alla direttiva 97/24/Ce. Il provvedimento rientra all’interno del quadro generale degli interventi che il Comune di Roma promuove in favore dell’ambiente e a salvaguardia della salute dei cittadini.
I ciclomotori e i motoveicoli di vecchia generazione, infatti, emettono una significativa quantità di polveri sottili che incidono sull’inquinamento atmosferico, spiega il Campidoglio. Questo nuovo provvedimento dà seguito al processo di contenimento degli agenti inquinanti prodotti dal traffico veicolare, gia’ avviato per ciclomotori e motoveicoli nel 2007 con la restrizione alla circolazione di quelli dotati di motore a 2 tempi euro 0.