Golfo del Messico: perdita di petrolio sottostimata, sarebbe 4-5 volte maggiore del previsto

 La perdita di petrolio originata dall’esplosione della piattaforma nel golfo del Messico potrebbe essere molto maggiore di quanto stimato dal Noaa (l’organismo federale americano che si occupa della tutela ambientale delle acque e delle coste marine), forse 4-5 volte di piu’. Lo affermano al New York Times alcuni esperti. La cifra fornita dal governo americano è stata ottenuta con un metodo chiamato ‘Bonn Convention’ basato sui colori dell’acqua, che sono usati per stimare lo spessore della macchia di petrolio: ”Ma questo protocollo è specificatamente non raccomandato per le macchie molto grandi – afferma al quotidiano Alun Lewis, un esperto britannico -, inoltre una sua applicazione corretta dovrebbe dare un intervallo di quantità”.

Sversamento di petrolio: le difese naturali dell’ambiente contro gli agenti inquinanti

 Oltre agli sforzi messi in atto dalla Bp o dal governo Usa, anche la natura sta cercando di rispondere al disastro ambientale provocato dalla marea nera che sta invandendo il golfo del Messico. Lo spiegano diversi esperti al National Geographic, secondo i quali però c’è un limite di quantità oltre il quale tutte le contromisure diventano inefficaci. ”Anche la natura ha la sua ‘cassetta degli attrezzi’ per rispondere alla perdita di petrolio – spiega Christopher Reddy, chimico della Woods Hole Oceanographic Institution (WHOI) in Massachusetts – che presi tutti insieme possono essere molto efficaci. In particolare il ‘migliore amico’ dell’ambiente in questo momento è l’evaporazione, che ha effetti immediati”.

OGM: sabato 22 la Cia scende in piazza per protestare contro i mangimi esteri con Mangiasano

 Gli allevamenti di bestiame, oltre 300 mila stalle, sono invasi da mangime Ogm di provenienza estera. Piu’ di quattro milioni di tonnellate di soia (un quarto del fabbisogno nazionale) e due milioni di tonnellate di mais biotech (in pratica, oltre il 25 per cento del totale) entrano nell’alimentazione degli animali allevati in Italia. Una cifra destinata a raddoppiare nel giro di 4-5 anni. E cosi’, inevitabilmente, prodotti (carne, latte e formaggi) con presenza di organismi geneticamente modificati finiscono sulle tavole degli italiani. La denuncia è della Cia – Confederazione italiana agricoltori, il cui presidente Giuseppe Politi insieme a Guido Pollice, presidente dei Vas (Verdi ambiente e societa’) presenta la quinta giornata ”Mangiasano” che si svolgerà sabato 22 maggio con centinaia di iniziative in tutte le Regioni.

Energia nucleare: effetti collaterali. L’esempio delle contaminazioni nel Niger

 E’ sempre Greenpeace che diffonde un’inchiesta che rivela come l’estrazione di uranio dalle miniere di Areva, il gigante dell’energia nucleare, sta mettendo in serio pericolo la popolazione del Niger. Areva è la società che possiede la tecnologia dell’EPR, le centrali che il governo vuole costruire in Italia. In collaborazione con il laboratorio francese indipendente CRIIRAD e la rete di ONG ROTAB, Greenpeace ha realizzato un monitoraggio della radioattività di acqua, aria e terra intorno alle cittadine di Arlit e Akokan, a pochi chilometri dalle miniere di Areva, accertando che i livelli di contaminazione sono altissimi.

Marea nera: Greenpeace diffonde Orizzonte nero, sei domande sulla politica del petrolio

 Greenpeace si interroga sul disastro ambientale avvenuto nel Golfo del Messico dopo lo sversamento della piattaforma petrolifera Deepwater Horizons, e per farlo diffonde un documento: si chiama Orizzonte nero e tira in causa il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, che aveva promesso una rivoluzione verde.
Dopo tante promesse di “rivoluzione verde” e Green Economy, agli inizi di aprile 2010 – inizia la premessa di Orizzonte Nero -, Barak Obama ha ridato il via alle esplorazioni petrolifere offshore negli USA, dopo una lunga moratoria. Un pedaggio pagato alle lobby petrolifere per far passare un “Climate Bill” (la legislazione per la riduzione delle emissioni di gas serra) che riduce le emissioni degli USA solo del 4% rispetto al 1990 (anno di riferimento del Protocollo di Kyoto). Obama è stato subito ripagato da BP (che non vuol dire più British Petroleum ma Beyond Petroleum, cioè “Oltre il Petrolio”!) con una marea nera che lascerà il segno. Vediamo di capire come e perché.”

Inquinamento dell’aria: oltre 350mila morti l’anno in Europa. L’UE ammonisce l’Italia

 L’inquinamento atmosferico continua a causare ”ogni anno piu’ di 350.000 morti premature in Europa. In Italia sono ancora troppi i luoghi dove, per ogni 10.000 abitanti, piu’ di 15 persone muoiono prematuramente solo a causa delle particelle sottili”, le PM10. Lo ha detto a Bruxelles il commissario europeo all’ambiente Janez Potoknik, nell’annunciare l’invio all’Italia del ”l’ultimo avvertimento scritto” nella procedura di infrazione che la Commissione europea ha aperto lo scorso anno nei confronti all’Italia.

Smaltimento rifiuti elettronici: dal 18 giugno vige l’uno contro uno

 Niente più frigoriferi, lavatrici o televisori vecchi e arrugginiti abbandonati lungo il ciglio della strada o in mezzo ai prati. Lo stop a discariche illegali formate da accumuli indiscriminati di apparecchiature non più funzionanti arriverà a partire dal 18 giugno prossimo, quando in Italia sarà attivo ufficialmente il sistema dell’ ‘uno contro uno‘, ovvero usato contro il nuovo, in base al quale le vecchie apparecchiature possono essere smaltite dai cittadini a costo zero presso tutti i negozi.

L’ira del vulcano islandese Eyjafjallajökull non si placa, voli di nuovo bloccati anche in Italia

A partire dal tardo pomeriggio di ieri la nube provocata dal vulcano islandese ha lasciato gran parte dell’Italia e, a notte inoltrata, “i cieli italiani sono stati completamente sgombri dalle ceneri vulcaniche“. Questo l’ultimo aggiornamento nelle mappe del Vaac (Centro di controllo europeo delle polveri vulcaniche). L’eruzione del vulcano islandese non cessa e, nei giorni scorsi, ha provocato la cancellazione di altri scali europei, inclusi quelli del nord Italia. La chiusura dello spazio aereo del Nord Italia dalle 8 alle 14 di ieri, spiega l’Enac in una nota non ha riguardato gli scali di Venezia, Trieste e Rimini, che sono rimasti aperti al traffico.

Sversamento British Petroleum: dalla maxi-cupola ai capelli umani per contenere la marea nera

 Gli esperti della British Petroleum le stanno tentando tutte per riuscire ad arginare la fuoriuscita di greggio che ormai persiste da giorni sui fondali del Golfo del Messico. La prossima strategia consisterà nel posizionare sul pozzo petrolifero danneggiato una gigantesca cupola metallica, destinata ad arginare la fuoriuscita di greggio. La struttura, che sarà solidamente ancorata sul fondale marino a 1.500 metri di profondità, è collegata a una conduttura che convoglierà il greggio su una nave d’appoggio. Alta oltre 12 metri e pesante circa 78 tonnellate, questa struttura in metallo e cemento progettata ‘ad hoc’ dovrebbe incapsulare ciò che resta del tubo della piattaforma da cui continua a fuoriuscire petrolio. Una volta installata e collegata ad un apposito compressore in superficie, la struttura dovrebbe poi aspirare fino all’85% del petrolio ancora presente in fondo al mare. Ed evitare la catastrofe.

Eco-lifestyle: addio assorbente, arriva la coppetta mestruale

 Pensata da donne per le donne, con un occhio di riguardo all’ambiente. Tra gli scaffali della sezione parafarmacia degli ipermercati e supermercati di Unicoop Firenze è ora possibile acquistare e provare la ”coppetta mestruale”, un’innovativa alternativa ai tradizionali assorbenti igienici e tamponi. La coppetta è stata progettata con l’obiettivo di sperimentare idee nuove e soprattutto per compiere un gesto ecologico e a impatto zero. E in due mesi, nonostante si sia fatta poca pubblicità, precisa un comunicato di Unicoop Firenze, sono state vendute oltre 500 coppette.