Ecco un’altra divertente video-pillola sul Referendum del 12 e 13 giugno, che vede protagonista Gaetano Imparato. Riprendendo il refrain di Totò “Vota Antonio”, Gaetano invita a votare non solo quelli che si chiamano Antonio, ma anche tutti gli altri “contro il legittimo impedimento dell’acqua nucleare”. Un modo per ironizzare sulla complessità dei temi referendari, ma un ottimo suggerimento per ricordare quanto sia importante essere consapevoli del proprio voto, delle proprie idee e dei propri diritti.
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Referendum del 12 e 13 giugno: la Rai dovrà assicurare spazi adeguati ai temi referendari
La bella addormentata si è svegliata: l’AGCOM, l’autorità per le garanzie nelle comunicazioni, ha dato l’ultimatum alla Rai. Da oggi i tre canali pubblici dovranno assicurare spazi adeguati ai temi referendari in vista del voto del 12 e 13 giugno. Sino ad oggi, infatti, ha rilevato l’AGCOM, la programmazione Rai è risultata non idonea. In caso di inottemperanza sono in vista ulteriori sanzioni, che potrebbero essere formalizzate già nella riunione prevista domani.
E la Rai, dal canto suo, cerca di correre ai ripari con la riprogrammazione di messaggi autogestiti e tribune televisive. Ma le opposizioni sono già mobilitate, con comitati parlamentari ed associazioni per la libertà di stampa che hanno organizzato dei sit in davanti alla sede di Viale Mazzini.
Referendum del 12 e 13 giugno: macché mail o facebook
Anche Denny Mendez (forse) non ha le idee chiare sul voto e sul quorum, ma forse se la cava meglio sui social network e con le e-mail piuttosto che in video. L’importante è che poi voti ciò che intende votare…
Nel frattempo, però, sempre più persone su facebook hanno adottato come immagine del profilo personale il logo dei “quattro sì” con l’invito a recarsi all’urna il 12 e 13 giugno prossimi per esprimersi sui quesiti referendari.
I pazzi siete voi: sette ragazzi nuclearizzati in diretta web
Alessandra, Pierpaolo, Luca, Giorgio, Silvio, Alice e Marco: sette ragazzi e un esperimento. Vivere per un mese rinchiusi in un rifugio secondo le regole di protezione da radioattività, proprio come in caso di “incidente” nucleare. Da 25 giorni ormai i sette “nuclearizzati” stanno vivendo al chiuso, senza mangiare cibi freschi e con internet come unico contatto con l’esterno. Per comunicare, usano dei filmati che caricano su Youtube e sul loro sito, www.ipazzisietevoi.it, e dal quale è anche possibile osservarli in una diretta streaming, proprio come una versione rivisitata e molto più realistica del Grande Fratello.
Referendum del 12 e 13 giugno: c’è la fila, sudano, puzzano…
Ed ecco un altro video in pillole per sensibilizzare le persone al voto del Referendum del 12 e 13 giugno prossimi. In questo divertentissimo filmato vediamo Paolo Virzì e Caterina Guzzanti alle prese con le fatiche della fila, tra gente che suda e poi… “puzzano”…
Ma alla fine l’importante è raggiungere il quorum e la bella Caterina disegna un cuore con le mani.
Referendum del 12 e 13 giugno: siamo tutti indispesabili
Da alcuni giorni spopola su Social Network un video di forte impatto e molto divertente, sempre sul Referendum del 12 e 13 giugno: una persona che cade, e ne fa cadere un’altra, e un’altra ancora e tutta una fila che va poi a contagiare la caduta di tutte le persone della città, in quello che sembra un infinito effetto domino. Dall’inizio alla fine, ci si domanda quando e dove finirà questa catena umana che cade…
Referendum del 12 e 13 giugno: è che non ho le idee chiare…
Andare a votare… fa caldo, c’è voglia di mare. E poi a che serve? In quanti trovano delle scuse con se stessi e con gli latri per evitare “il dovere” dell’urna? Eppure – oggi come non mai – i temi affrontati dai referendum sono cruciali per il futuro di tutto, per stabilire un indirizzo più etico di sviluppo, per garantire la salute di tutti.
E allora ecco una carrellata di video pillole da parte di artisti noti e meno noti, alle prese con i dubbi sul voto. In questo video vediamo Elisabetta Crescentini, che sul voto non ha le idee tanto chiare…
Referendum del 12 e 13 giugno: il voto per i residenti all’estero
Anche i cittadini residenti all’estero possono votare per il referendum del 12 e del 13 giugno 2011. Di solito l’opzione di voto viene esercitata per corrispondenza, a meno che non si sia data comunicazione diversa all’ambasciata italiana del Paese in cui ci si trova, e si potrà allora votare in Italia. Per questo referendum, se non si è provveduto a dare avviso all’ambasciata di voler esercitare il proprio voto in Italia entro il 14 aprile 2011, non è più possibile votare entro i confini nazionali.
L’ambasciata provvederà dunque a recapitare una busta al recapito di residenza estera del cittadino residente all’estero, busta che conterrà le quattro schede referendarie, un certificato elettorale, una busta bianca, una busta preaffrancata (Business Reply Envelope) con l’indirizzo del consolato ed un libretto contenente il testo della Legge sulle “Norme sul diritto di voto dei cittadini italiani residenti all’estero”.
Referendum del 12 e 13 giugno: quesito n. 3 – Energia nucleare – Scheda grigia
Il terzo quesito che verrà sottoposto ai cittadini nel Referendum del 12 e 13 giugno 2011 riguarda l’energia nucleare. Si tratta di abrogare la norma che stabilisce la prossima costruzione di centrali nucleari sul suolo italiano per la produzione di energia. La norma è stata fatta passare tra le “disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria”. Votando SI ci si esprime contro la costruzione delle centrali nucleari sul territorio italiano; se si vota NO si è a favore della costruzione delle centrali.
Quesito n. 3: REFERENDUM ENERGIA NUCLEARE – ABROGAZIONE COSTRUZIONE DI CENTRALI NUCLEARI SUL SUOLO ITALIANO
La scheda del quesito referendario n. 3 è contraddistinta dal colore grigio.
Referendum del 12 e 13 giugno: quesito n. 2 – Acqua pubblica – Scheda gialla
Il secondo quesito del Referendum del 12 e 13 giugno 2011 chiama i cittadini ad esprimere il proprio voto per l’abrogazione della norma che prevede il calcolo della tariffa della distribuzione dell’acqua pubblica secondo logiche di mercato. Questo significa che l’operatore privato che si occuperà della distribuzione dell’acqua pubblica potrà applicare delle tariffe per il servizio prestato volte non solo al recupero dei costi, ma anche all’ottenimento di un profitto per la distribuzione dell’acqua potabile.
Per abrogare la norma bisogna esprimersi con il SI. Per consentire l’applicazione di queste tariffe di mercato sulla distribuzione dell’acqua pubblica, bisogna votare NO.
Quesito n. 2: REFERENDUM ACQUA PUBBLICA – ABROGAZIONE CALCOLO TARIFFA SECONDO LOGICHE DI “MERCATO”
La scheda del quesito numero 2 è contraddistinta dal colore giallo. Si tratta di una abrogazione parziale della norma, che riguarda esclusivamente la determinazione della tariffa del servizio in base alla remunerazione del capitale investito dai distributori dell’acqua pubblica.