Rifiuti 2013, smaltiti in Italia 8 milioni di chili di pile e accumulatori

Secondo una stima recentemente diramata dal Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori, nel 2013 sono stati smaltiti in totale circa 8.440.000 chili di questa categoria di rifiuti.

Il numero risulta essere in costante aumento ed è interessante notare anche che la percentuale di pile portatili raccolte, è aumentata del 4% rispetto al dato relativo alle pile ed accumulatori immessi nel mercato nello stesso anno di indagine.

Giulio Rentocchini, Presidente del Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori sottolinea:

Siamo molto orgogliosi del risultato raggiunto perché in soli due anni il sistema nazionale di raccolta si è strutturato ed è entrato a pieno regime, servendo centri di raccolta comunali ed esercizi commerciali diffusi su tutto il territorio nazionale, dai più piccoli paesi dell’arco alpino alle isole minori. A questo punto non possiamo che aumentare ancora i nostri sforzi per raggiungere al più presto quel 45% di raccolta differenziata che l’Europa ha imposto come traguardo per il 2016.

Dall’indagine emerge che la raccolta coinvolge:

  • circa 2,8 milioni di chili provenienti dalle attività direttamente seguite dal CDCNPA;
  • circa 5,7 milioni di chili provenienti dalle raccolte volontarie.

Contestualmente è aumentato anche il numero dei punti di raccolta, che ad oggi risultano essere aumentati dell’82%, quasi il doppio rispetto al 2012.

Anche i centri di raccolta comunali in un anno sono passati da 1.069 a 1.553. Partendo da questa indagine è possibile stilare anche una classifica delle regioni italiane più virtuose perché, è bene ricordare, la raccolta di pile e accumulatori non è uguale in tutte le regioni.

Dal Centro rendono noto che, tra i  comuni ricicloni, la Lombardia è in cima alla classifica perché nel 2013 ha raccolto 477.095 chili tra pile e accumulatori portatili. Al secondo posto compare l’Emilia Romagna con 427.511 chili e al terzo posto il Piemonte con 294.755 chili.

L’obiettivo finale, come spiegato dal Presidente Rentocchini, è quello di raggiungere nel 2016 il 45% di raccolta come imposto dall’Europa, ma servono ulteriori sforzi.

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