Rifiuti: anche la documentazione irregolare sarà punita con la reclusione

Dalla Cassazione arriva un giro di vite sulla pessima pratica del traffico di rifiuti: si potrà andare anche in galera se i documenti per lo smaltimento non sono in ordine. Si allarga infatti l’ interpretazione del traffico illecito di rifiuti: una sentenza della Corte di Cassazione stabilisce che irregolarità riscontrate nella documentazione che accompagna le spedizioni trasfrontaliere di rifiuti “determinano la fattispecie del traffico illecito di rifiuti ai sensi dell’articolo 259, Dlgs 152/2006. Secondo la Corte le difformità dei dati contenuti nella documentazione non costituiscono un mero errore di indicazione dei dati ravvisabile nel disposto dell’ articolo 258 del Codice ambientale, ma rappresentano una violazione delle norme comunitarie in materia di procedure di esportazione dei rifiuti (contenute nel regolamento Ce n. 1013/2006/Ce), atto che comprende il traffico illecito di rifiuti ai sensi dell’ articolo 259 del Codice ambientale e come tale punibile anche con la reclusione.

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