Smaltimento Pneumatici fuori uso (PFU) e traversine ferroviarie: ILVA completa la bonifica

 

In tema di smaltimento pneumatici fuori uso (PFU) e traversine ferroviarie dobbiamo sicuramente riconoscere il grandissimo lavoro svolto da ILVA nel completare, nei tempi prefissati e nel rispetto dei controlli ambientali e di sicurezza la pulizia di due grandi aree poste sotto sequestro dalla magistratura. Le operazioni sono state concluse questa estate, al fine di adempiere a due diverse prescrizioni, e con l’ausilio di aziende partner in possesso dei requisiti previsti.

Smaltimento pneumatici: prima della bonifica

Smaltimento Pneumatici fuori uso (PFU)

In tema di Smaltimento Pneumatici fuori uso (PFU), l’ILVA ha provveduto a ripulire un’area di oltre 20.000 metri quadri, ove erano custodite – rigorosamente sotto sequestro da parte dell’Autorità Giudiziaria – oltre 3.300 tonnellate di materiale, tra Pfu (3.200 tonnellate circa), legname (circa 3 t), materiale ferroso (72 t), tubi in gomma (22 t), traversine ferroviarie (6 t), nastri trasportatori in gomma (6 t); acque di lavorazione (27 t circa). L’attività, avviata il 25 ottobre 2016 per adempiere alla prescrizione UA 26, che prevede la rimozione del materiale e la caratterizzazione dei suoli dell’area, si è conclusa lo scorso 30 giugno. L’ILVA ha operato in stretta sinergia con le autorità, selezionando nel contempo partner industriali per lo smaltimento in possesso di tutti i requisiti previsti.

L’area precedente, pulita dopo lo Smaltimento pneumatici

Smaltimento di traversine ferroviarie dismesse

L’azienda ha inoltre portato a termine le operazioni di smaltimento delle traversine ferroviarie custodite in un’altra area sotto sequestro, di circa 83.500 metri quadri. Le attività, iniziate lo scorso 19 luglio e concluse il 22 agosto, rientrano nella prescrizione UA 27, che prevede la rimozione e la caratterizzazione dei suoli dell’area. Oltre alle traversine dismesse, pari a 7.800 tonnellate, erano presenti imballaggi in legno (per circa 1.050 t), potatura (138 t), ferro (190 t), acque oleose (1 t) e terriccio da cernita (3.000 t), portando il totale a circa 12.200 tonnellate smaltite. Anche in questo caso, interventi sono stati eseguiti nel rispetto dei tempi, sottostando a rigidi controlli ambientali e di sicurezza, in completa sinergia con le autorità.

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