Scope elettriche ecologiche: come funzionano

di Redazione 1.663 views0

 Diciamoci la verità, pulire casa non è un piacere per nessuno, e a volte, per mancanza di tempo (oltre che di voglia…), diventa davvero un problema.

Naturale, quindi, che qualunque soluzione per facilitare i compiti di igiene e lustro sia non solo bene accetta ma soprattutto cercata ed approvata, dalla casalinga (più o meno “disperata”) così come dalla padrona di casa, mamma di una famiglia numerosa, o dal single più convinto.

E allora, vediamo insieme quali sono le soluzioni più consigliate, prendendo in considerazione una metratura nella media, senza pensare a soluzioni di tipo industriale o alle grandi imprese, ma semplicemente al nostro quotidiano: in questo caso, quindi, quale migliore soluzione della scopa elettrica ecologica?

E’ leggera, maneggevole, efficace e in più non inquina: c’è di meglio?

Infatti, grazie alle dimensioni sempre ridotte e al peso davvero limitato, è l’elettrodomestico per pulizie domestiche forse più accessibile e versatile, utilissimo in un qualsiasi appartamento.

I modelli sono vari, sia per potenza, che efficacia, che dimensione, così come, ovviamente, diverso è il prezzo.

Ma vediamone insieme le principali caratteristiche, partendo dal presupposto che le scope elettriche ecologiche non hanno sacco (e già questo è un bel vantaggio!) e il loro motore assicura elevate prestazioni pur con ridotti consumi energetici.

Peraltro, dal settembre del 2015, una normativa prevede che gli elettrodomestici non possono superare una potenza superiore a 1.600 watt e questo limite scenderà addirittura a 900 nel settembre di quest’anno. C’è da sapere, a riguardo, che se il flusso d’aria non ha dispersioni, si ha la resa massima di aspirazione e, quindi, di pulizia, con un risparmio che può arrivare anche al 50% degli aspirapolveri tradizionali: ad esempio, si può avere una prestazione da 1800 watt con un consumo di soli 900 watt.

Buona parte delle scope elettriche non ha il filo, ma funziona a batteria, con il vantaggio di rendere l’elettrodomestico molto maneggevole e pratico: di rimando, lo svantaggio può essere la limitata autonomia che, di solito, varia da mezz’ora a un’ora.

Per sopperire alla mancanza del sacchetto, sono dotate di un raccoglitore che, quando è pieno, deve essere svuotato, per poi essere pulito con acqua, con un notevole risparmio rispetto al dover cambiare, e quindi acquistare, i sacchi “usa e getta”. Peraltro ci sono raccoglitori con una capacità intorno ai due litri, per i quali l’operazione di pulizia può essere fatta al termine di una serie notevole di passaggi

Ci sono anche scope elettriche a vapore, altrettanto interessanti poiché, oltre a pulire, igienizzano senza l’aiuto di detersivi né additivi, e anche in questo caso l’eventuale prezzo magari apparentemente elevato può poi essere ammortizzato visto che non serve altro: valutiamo, in caso di scelta di uno di questi modelli, una buona capienza del serbatoio, almeno 300 ml, per non doverlo continuamente rabboccare, e consideriamo un discreta potenza, almeno 1400 watt, al fine di rendere il getto di vapore veramente efficace.

Altro elemento interessante sono gli accessori: spazzole per parquet o specifiche per peli di animali, di cui non tutti i modelli sono dotati ma che, senz’altro, aggiungono un completamento interessante all’offerta della nostra scopa elettrica ecologica.

Ricapitolando, quindi: minori consumi di energia, minor acquisto di detersivo, minor spreco di materiale e, per contro, maggiore praticità, maggior risparmio in prospettiva, maggiore maneggevolezza…Direi senz’altro un elettrodomestico vincente!

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