Concessa l’amnistia agli attivisti di Greenpeace

di Redazione 199 views0

 L’Associazione ambientalistica di Greenpeace da tempo si batte per i problemi ambientali legati all’inquinamento e al rispetto del pianeta. Una delle ultime iniziative dell’organizzazione non governativa era stata quella di abbordare una piattaforma di Gazprom che aveva portato all’arresto, in Russia, di diversi attivisti. Un caso, quest’ultimo, diventato internazionale per via delle pene severe che la legislazione russa attua su eventi di questa portata. Ma dopo una lunga trattativa sono arrivate delle buone notizie.

Il Parlamento russo ha deciso di concedere l’amnistia, promossa da Vladimir Putin, modificando quest’ultimo atto giuridico in modo da estendere l’estinzione del reato anche nel caso degli ambientalisti tra cui vi è l’Italiano Cristian D’Alessandro. Sulla seguente materia è previsto, nel territorio della ex Unione Sovietica, che il decreto legislativo in questione fosse attuabile, per i reati e le accuse di teppismo e simili, solo dopo una sentenza ufficiale. Nella giornata del 18 dicembre 2013, presso la Duma, si è votato per far entrare in vigore la nuova legge entro e non oltre la settimana correte per permettere agli ormai famosi Artic 30 di poter tornare nei rispettivi paesi di appartenenza.

La vicenda risale a più di tre mesi fa quanto, il 18 settembre del 2013, gli ambientalisti erano stati fermati ed accusati di teppismo e pirateria. Per quest’ultimi le cose si erano messe subito male dato che sono finiti in carcere per ben due mesi. Dopo questo lasso di tempo erano stati liberati su cauzione ma costretti ugualmente a rimanere sul territorio della Russia in quanto gli era stato negato il visto per l’espatrio.

Photo Credits – https://www.facebook.com/GreenpeaceItalia?fref=ts

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