Una forte scossa di terremoto è stata avvertita oggi in Iran, non molto lontano dalla centrale atomica. Nonostante decine di vittime e tre città devastate, sembra non ci siano stati problemi dal punto di vista nucleare.
Un terremoto di magnitudo 6,1 ha colpito l’Iran meridionale, nella stessa zona in cui si trova l’unica centrale nucleare del Paese, quella di Bushehr, che però non avrebbe subìto danni. Tutto è accaduto intorno alle 16.22 ora locale (intorno alle due del pomeriggio in Italia), l’epicentro è stato individuato nei pressi di Kaki, ma la scossa è stata così forte da essere stata avvertita anche in Arabia Saudita, Dubai e Qatar.
Per il momento si contano migliaia di feriti, circa 850, e decine di morti, venti fino ad ora, ma purtroppo sembra che i numeri siano destinati ad aumentare. 700 case sono state completamente distrutte, molte altre sono inagibili e i villaggi di Shanbé, Sanà e Baghan sono stati devastati dalla scossa.
Fortunatamente, nella tragedia collettiva è stato evitato il disastro atomico. L’Iran è una zona sismica ma la centrale nucleare non avrebbe subìto danni e non sono state registrate fughe radioattive. Si sono susseguite più scosse, di entità inferiore e cinque scosse di assestamento, la prima è stata così forte che a Dubai alcuni edifici sono stati evacuati e le persone si sono riversate in strada.
Nel 2003 una forte scossa di terremoto aveva colpito la città di Bam, provocando oltre trentamila morti. Il governatore generale della provincia di Bushehr, Fereydoun Hassanvand, si è scagliato contro i media occidentali, sostenendo che vogliano diffondere informazioni false sulla tenuta dell’impianto per poter destabilizzare l’opinione pubblica.
Al momento quello mediatico sembra essere l’ultimo dei problemi, visto il numero di vittime e feriti destinato a crescere e soprattutto l’importanza di mantenere sotto controllo la centrale nucleare, che potrebbe non resistere ad ulteriori ed eventuali scosse, di assestamento e non.
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