Torino, la stella cometa sull’inceneritore del Gerbido

di Redazione 152 views0

Una sorpresa di Natale per la popolazione torinese, che ha visto ergersi sul temuto e polemizzato inceneritore del Gerbido una gigantesca stella cometa, proprio sul luogo che provocherà danni alla salute dei cittadini, che si sono lamentati della sua costruzione già due anni fa.

Ma le polemiche non sono bastate, l’inceneritore è stato costruito nonostante gli studi che provano quali saranno le conseguenze, gravissime, che questo avrà sulla popolazione, specie quella della zona più vicina alla struttura. Al contrario, per Natale è stata posizionata una grossa cometa, otto metri di lunghezza e tre di larghezza, illuminata di giallo e blu, i colori della città di Torino, che sarà visibile da tutti, quasi come uno sfottò.

Dal 2010 la popolazione e gli esperti si sono battuti per evitare la costruzione dell’inceneritore, situato in periferia, tra il comune di Grugliasco e Torino. La sua costruzione è costata 259 milioni di euro, ma dal Policlinico di Torino hanno già stilato una lista di patologie che deriveranno dalla presenza dell’inceneritore ed anche i costi che avranno sulle persone da esse affette.

Dopo un anno di esercizio per collaudare l’impianto, è previsto che brucerà annualmente 421 mila tonnellate di rifiuti e permetterà un recupero energetico dai rifiuti di circa 350 mwh utili a coprire il fabbisogno di 150mila famiglie. Ma si pensa sempre al guadagno e mai alle conseguenze, infatti sono allarmanti i dati sulle patologie forniti dal Policlinico di Torino: rischio di cancro ai polmoni, tumori al seno e agli organi genitali per le donne, che sono la fascia più a rischio, ma anche diabete, malattie cardiovascolari, tosse e bronchite cronica. Per ogni patologia, ci sono ovviamente dei costi da sostenere per curarla, ma dalla tosse, che è la più “semplice” si può passare ad un tumore, quindi ad un tasso di mortalità più alto e a spese più elevate per curarlo. Le proteste non sono servite a molto, per la costruzione dell’inceneritore sono stati impiegati 400 operai e tutte le parti politiche erano- stranamente- d’accordo. Adesso c’è anche la stella cometa: oltre al danno, la beffa.

Photo Credits | thinkstock

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>