A Pisa il fotovoltaico è galleggiante

di Redazione 103 views0

 Come creare energia pulita senza danneggiare l’ambiente ed in maniera innovativa ed originale. Le idee italiane sono davvero molte e sempre all’avanguardia, l’ultima in ordine cronologico arriva dalla Toscana, dalla provincia di Pisa, ed è un impianto fotovoltaico galleggiante, capace di sfruttare le aree inutilizzate dei bacini artificiali.

L’idea è partita dalla SIT (Scienza Industria Tecnologia), una società fondata venti anni fa da un gruppo di fisici del Cern. Il nuovo progetto, Ftcc (Floating Tracking Cooling Concentrator) ha un nome tutto inglese, ma è un’opera made in Italy, si tratta di un impianto fotovoltaico montato su zattere che seguono i raggi solari. Il primo impianto, inaugurato lo scorso settembre, occupa 300 metri quadri e genera energia sufficiente al fabbisogno di ben dieci abitazioni, 30 kw. Ad ultimarlo, sono state la Koinè Multimedia, toscana, e la Enertec di Trento.

Qualcuno potrebbe essere pronto a dire che in Italia esistevano già degli impianti galleggianti, ma la differenza con il Ftcc è che questo è mobile, il suo orientamento dipende dai raggi solari e riesce quindi ad accumulare più energia dei vecchi modelli, che invece erano fissi, senza considerare anche un abbassamento dei costi dei nuovi pannelli, dimezzatisi.

Rispetto al metodo tradizionale, con Ftcc si può produrre il 75% di energia in più, riducendo i costi del 20%, ottenendo anche degli incentivi statali. Anche questo, come molti altri progetti nati negli ultimi tempi, potrebbe rivoluzionare il modo di fare energia in Italia e non solo, anche all’estero potrebbe suscitare molta attenzione. Nel nostro Paese ci sono molti bacini artificiali che potrebbero rivelarsi delle ottime fonti energetiche e di certo l’Italia non è un Paese che risente della mancanza del sole, i risultati in questo ambito potrebbero essere davvero molteplici, perché l’energia solare si può sfruttare nei più svariati modi, c’è solo bisogno di mettere in atto queste idee innovative che potrebbero cambiare completamente le prospettive dei cittadini nei confronti del consumo e dello spreco d’energia.

 

 

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