In Emilia Romagna nasce Verde Energia, la prima organizzazione di produttori del settore energetico

 La Regione Emilia Romagna ha riconosciuto la prima Organizzazione di produttori del settore agroenergetico: ‘Verde Energia’, che tratta prevalentemente cereali e oleaginose destinati a utilizzo agroenergetico, rappresenta uno strumento anche sul fronte organizzativo per lo sviluppo del settore. ‘Verde energia’ è riconosciuta per l’operatività in Emilia Romagna e conta 91 aziende in regione, ma è previsto un ampliamento anche in altre regioni. “La produzione di energia in agricoltura è una attività imprenditoriale a tutto tondo che può conciliare l’attività agricola tradizionale e l’opportunità di integrazione del reddito aziendale. Questa prima Organizzazione di Produttori del settore agroenergetico – ha commentato l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni – vede l’Emilia Romagna pronta e attenta a questa nuova frontiera“.

Il business delle biomasse
Secondo uno studio svolto sulle imprese operanti in Emilia Romagna la quantità di biomasse costituite da scarti, sottoprodotti ammonta a 826.132 t/anno; considerando le deiezioni zootecniche, il quantitativo raggiunge 17.670.160 t/anno. Con gli impianti realizzati, e in corso di realizzazione, alimentati da biomasse di origine agricola e forestale si prevede di produrre oltre 100 megawatt. Gli impianti di biogas presenti in Emilia Romagna sono 36 (ed altri 10 sono di prossima realizzazione), compresi i 14 realizzati con finanziamenti regionali e già operativi, di cui 8 in provincia di Parma, 3 in provincia di Piacenza ed 1 in ciascuna delle provincie di Reggio Emilia, Modena e Forli’-Cesena.

La cogenerazione
Sempre con riferimento agli impianti realizzati con finanziamento regionale, la tipologia più diffusa è la cogenerazione, con produzione di energia termica ed elettrica, e complessivamente si stima sia stata installata una potenza di circa 2 MW con una taglia degli impianti che va da 20 a 850 kWe. Le deiezioni animali che costituiscono la matrice organica utilizzata nella produzione di biogas appartengono alle specie bovina, suina e avicunicola.

Gli impianti in funzione
Gli impianti già in funzione o in via di ultimazione sono cinque, di cui 1 gassificatore, 2 alimentati a oli vegetali, 1 caldaia a combustione di mais per la produzione di energia termica con annessa piccola rete di teleriscaldamento di 142 kW e due impianti di biogas, entrambi prevalentemente alimentati da coltivazioni dedicate, per una potenza complessiva istallata di circa 2,2 MWe.

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