Racconta differenziata, il Friuli punta al 65% entro il 2012

di Redazione 31 views0

 Entro il 2012, in Friuli Venezia Giulia il 65% dei rifiuti dovrà finire nella raccolta differenziata. Lo ha detto l’assessore regionale all’Ambiente Elio De Anna, illustrando alla II Commissione consiliare presieduta da Maurizio Franz (Ln) la delibera della Giunta sulla bozza del Piano regionale decennale per la gestione dei rifiuti. In dieci anni, dal 1998 al 2007, la raccolta differenziata a Udine è passata dal 13,7% al 35,2%, a Pordenone dal 12% al 45,4, a Gorizia dal 15,2 al 53%, e a Trieste dall’8,2 al 17,08%. Una media regionale che da poco più del 12% del 1998 è balzata a oltre il 36% del 2007.

IL PIANO PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI
Il Piano regionale decennale per la gestione dei rifiuti punta su cinque assi di intervento: centralità del ruolo delle Province con quattro ambiti territoriali corrispondenti a quelli provinciali, libera circolazione in Friuli Venezia Giulia dei rifiuti indifferenziati prodotti all’interno della regione, possibilità di realizzare nuovi impianti per il trattamento dell’indifferenziata ma anche quanto viene spazzato nelle strade e le scorie del termovalorizzatore e infine, economicità, tutela della salute e dell’ambiente.

LA FILIERA DEI RIFIUTI
Entrando nei dettagli, sarà la Provincia a bandire le gare europee per la gestione di tutta la filiera dei rifiuti, dalla raccolta allo smaltimento, e a controllare la qualità del servizio. La Regione definirà sia forme e modi di cooperazione tra la Provincia e gli enti locali di pertinenza territoriale sia le regole che governeranno i rapporti tra le stesse Province e il soggetto affidatario. Il gestore unico potrà esternalizzare singole parti del servizio, fermo restando il suo ruolo di unico referente di fronte all’autorità d’ambito, la Provincia.

I RIFIUTI DEGLI ALTRI
Tutti gli impianti già autorizzati al trattamento degli indifferenziati e le discariche per rifiuti non pericolosi potranno ricevere le immondizie anche di ambiti territoriali diversi da quello di appartenenza, ma servirà una convenzione tra Regione e Province. E sarà sempre la Regione a definire, con una convezione, il tetto massimo del prezzo di conferimento dei rifiuti agli impianti convenzionati. Quindi, libera circolazione dei rifiuti urbani indifferenziati in tutto il Friuli Venezia Giulia a condizioni uguali per tutti. Sebbene oggi non ve ne sia la necessità, potranno essere realizzati nuovi impianti, compatibili con i requisiti tecnologici e ambientali previsti dal Piano e tesi a garantire vantaggi economici e ambientali ai residenti.

I RIFIUTI PRODOTTI
Ogni cittadino del Friuli Venezia Giulia produce annualmente 493 chilogrammi di rifiuti (517 a Udine, 457 a Pordenone, 476 a Gorizia, 493 a Trieste, comunque sotto la media nazionale) per un totale di 602.072 tonnellate (dati 2007, 277.422 a Udine, 140.574 a Pordenone, 116.564 a Trieste, 67.611 a Gorizia). I rifiuti speciali ammontano a poco piu’ di un milione di tonnellate all’anno.
In base a dati 2006, a Udine 532.775, a Pordenone 184.875, Gorizia 177.428, Trieste 106.806. Tra i rifiuti speciali, quelli pericolosi, negli ultimi due anni in contrazione (eccetto la provincia di Trieste dove si registrano importanti quantita’ di terreno contaminato), che ammontano in regione a 228.462 tonnellate: 102.520 a Udine, 61.756 a Trieste, 34.109 a Pordenone, 30.076 a Gorizia.

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