In viaggio con la natura, ciclo di conferenze autunnali al Museo Civico di Storia Naturale di Milano

 Dopo il successo delle passate edizioni, tornano gli incontri del Centro Studi Faunistica dei Vertebrati. Si tratta di un nuovo ciclo di conferenze, dal titolo “In viaggio con la natura – Esperienze naturalistiche raccontate in prima persona“. Si tratta di una serie di incontri dedicata ai viaggi e ai libri, per avvicinare il grande pubblico al mondo della natura. La presentazione di libri e riviste sarà inoltre l’ occasione per andare alla scoperta di posti noti e meno conosciuti con lo sguardo attento verso il mondo animale insieme a esperti giornalisti e naturalisti.

COME SI SVOLGONO LE CONFERENZE
Ogni conferenza è organizzata in due parti: una tavola rotonda di presentazione dei relatori, in cui si cercherà di conoscerli meglio; e una seconda parte in cui si darà spazio ai loro racconti e ai loro viaggi.
Grazie alla collaborazione con la Libreria Cortina al Museo di Storia Naturale, durante le tre serate sarà possibile rifornire di libri in tema la propria biblioteca di casa.

DOVE SI SVOLGONO LE CONFERENZE
Le conferenze avranno luogo al Museo Civico di Storia Naturale di Milano, nell’ Aula Magna. L’ appuntamento è per le ore 21. L’ ingresso è libero.

Nucleare: Italia e Stati Uniti firmano un accordo per gli usi civili. Le multinazionali festeggiano

 Di fronte a certe notizie viene da chiedersi dove stia la green economy… Italia e Stati Uniti firmano infatti un accordo sulla cooperazione nucleare. L’ obiettivo dell ‘intesa, che è stata firmata a Washington dal ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, e dal segretario Usa all’ Energia, Steven Chu, é quello di istituire un quadro per la collaborazione fra le Parti sulla ricerca e lo sviluppo per migliorare i costi, la sicurezza, il ciclo dei rifiuti e la resistenza alla proliferazione dei sistemi per l’ energia nucleare per usi civili. Le attività di cooperazione svolte nell’ ambito dell’ accordo riguardano esclusivamente gli impieghi pacifici dell’ energia nucleare. Anche le tecnologie nucleari sensibili, come ad esempio l’ arricchimento dell’uranio, sono specificamente escluse dall’ oggetto della cooperazione.E meno male…

VERSO UNA “MIGLIORE” PROLIFERAZIONE NUCLEARE
Le aree tecniche di cooperazione includono, ma non sono limitate, alla progettazione di reattori di nuova generazione con maggior efficienza, minori costi, migliore sicurezza e resistenza alla proliferazione; combustibili avanzati; ricerca nucleare di base; tecnologie per il trattamento rifiuti, lo stoccaggio e il deposito finale; analisi della sicurezza nucleare, standard e criteri.

Piemonte: ambiente naturale ed aree protette

 Il Piemonte è una regione dalla scarsa sismicità (salvo che nel Pinerolese, dove però non si sono mai verificati eventi di portata catastrofica). Dotata di montagne poco franose, composte in gran parte da rocce cristalline, il Piemonte è molto esposto, invece, al rischio delle alluvioni. La presenza di versanti ripidi e impermeabili, il diboscamento montano, la rapidità del deflusso (dovuta alla discreta presenza di fiumi) e infine il forte carico umano che si addensa lungo gli alvei fluviali sono la causa di frequenti e rovinose inindazioni. Non di rado queste inondazioni causano danni ingenti e vittime umane, come fu il caso dell’ inondazione del 1994, dovuta allo straripamento della Bormida e del Tanaro, che devastò Alessandria.

DEGRADO AMBIENTALE IN PIEMONTE

Al di là degli eventi occasionali, il degrado ambientale stabile di questa regione presenta una doppia valenza. Da un lato, nelle valli montane e in alcune zone di alta collina, il deterioramento dell’ abiente è dovuto allo spopolamento, con conseguente rovina degli edifici, rinselvatichimento della vegetazione e impraticabilità dei sentieri. Dall’ altro, nelle aree urbane della pianura sono l’ eccessivo carico umano e il grande sviluppo delle attività industriali e commerciali a provocare problemi di congestione edilizia, traffico caotico, inquinamento dell’ aria e dell’ acqua, smaltimento dei rifiuti.

COMUNITA’ MONTANE E PRESIDIO TERRITORIALE
Un’ efficacie opera di presidio del territorio svolgono le comunità montane che, in una regione alpina come il Piemonte, sono naturalmente molto numerose. Importante è il ruolo di alcune di esse anche per la tutela e la valorizzazione delle minoranze linguistiche.

E-mobility Italy: da settembre 2010 150 punti di ricarica per auto elettriche a Roma

 Parte da Roma il sogno dell’ auto elettrica in Italia, il progetto ‘E-mobility Italy’, grazie al protocollo d’ intesa firmato dal sindaco di Roma Gianni Alemanno e dall’ amministratore delegato e direttore generale di Enel, Fulvio Conti. Un accordo che consentirà alla Capitale di realizzare, per prima in Italia, una rete di ricarica elettrica intelligente: 150 punti dislocati in tutta la Città, di cui almeno 100 saranno a disposizione di tutti i cittadini in luoghi pubblici, mentre i restanti 50 saranno a uso privato.
Un prezioso apporto per migliorare la qualità della vita nella Capitale – che soffre enormemente i problemi del traffico e dell’ inquinamento – e perché Roma possa dare un ulteriore e valido contributo per abbattere l’ inquinamento atmosferico e acustico. In base a stime Enel, se almeno il 15% delle auto circolanti nella Città fossero elettriche, si risparmierebbero più di 260mila tonnellate di CO2 l’ anno, il gas serra ritenuto il principale responsabile del cambiamento climatico, e si avrebbe una forte riduzione anche delle sostanze inquinanti.

MOBILITA’ SOSTENIBILE A ROMA
Per questo il Comune di Roma ha deciso di promuovere soluzioni e sistemi per la mobilità sostenibile e, in particolare, per la mobilità elettrica. Un settore, quest’ ultimo, che offre la possibilità di numerose applicazioni a livello cittadino: mobilità privata su 2 e 4 ruote, trasporto pubblico, logistica e gestione delle flotte.

Ambiente: voler bene a se stessi per voler bene al pianeta

 Non riusciamo a rispettare l’ambiente, “nostra casa naturale”, perchè non riusciamo ad “investire sul futuro. Oggi, infatti, l’ umanità assiste ad un progressivo declino della qualità della vita” e “vive come se ogni giorno fosse l’ ultimo“. Per invertire la tendenza servono progetti scolastici idonei a formare le generazioni più giovani. Negli adulti, invece, la formazione di un pensiero ecologico richiede molto di più: “un lavoro corale” che coinvolge istituzioni, mass media e naturalmente ogni singolo individuo, attraverso il quale passare dalla catarsi alla trasformazione.

AVERE INNANZITUTTO CURA DI SE’
In altre parole, noi adulti di oggi dovremmo resettare e riconfigurare il nostro modo di percepire le cose, partendo da una maggiore capacità di avere cura di sè, della propria ‘casa interna’ per poi percepire più profondamente la propria ‘casa esterna’ e così averne naturalmente cura. Questa l’ opinione che la psicologa e psicoterapeuta Sira Sebastianelli ha manifestato in un’ intervista all’ agenzia stampa ADNkronos. Così la psicologa spiega perché sia ancora così poco diffusa la sensibilità ambientale, nonostante gli allarmi di tanti e autorevoli organismi internazionali.

UNA SPIEGAZIONE PSICOLOGICA
Il mondo della natura – spiega la Sebastianelli – è paragonabile al mondo dell’inconscio umano dove si abbandonano, utilizzando un meccanismo di difesa chiamato rimozione, resti psichici che non possono abitare la coscienza. Un inconscio impermeabile e permeabile come il mondo, dove ciò che vi si deposita a volte penetra nella profondità e a volte rimane in superficie. Tutto il materiale tangibile o intangibile, però, lascia traccia di sé e sedimenta stratificandosi dalla profondità alla superficie, da dove spesso è complesso e difficile far riaffiorare contenuti che devono farsi strada tra strati calcarei contaminanti che ne modificano la struttura originaria. Quando si gettano pezzi di carta o cicche di sigaretta per strada, dove cadono? Nel mondo cosciente o nel mondo inconscio?“.

Valle d’ Aosta: ambiente naturale ed aree protette

 “Né cismontani né oltremontani, ma intramontani”: così nei secoli passati i valdostani rivendicavano orgogliosamente l’ equidistanza della Valle dai due versanti alpini. Ecologicamente parlando, mentre l’ alta montagna valdostana viene raggiunta solo da alpinisti ed escursionisti appassionati e conserva ancora il suo aspetto antico, più in basso l’ installazione di impianti sciistici e idroelettrici e l’ espansione edilizia hanno talvolta alterato l’ ambiente originario: oggi in tutti i centri turistici della Valle d’ Aosta, a cominciare da Cervinia, sono ormai presenti condomini in stile urbano, che hanno rotto l’ unitarietà dell’ architettura tradizionale.

INQUINAMENTO IN VAL D’ AOSTA
La situazione ambientale è comunque, nel complesso, abbastanza buona, dato lo scarso carico umano e l’ attenzione a essa rivolta dall’ amministrazione regionale e dalle comunità montane (che coprono tutta l’ estensione del territorio): solo la valle centrale, percorsa da migliaia di autocarri, soffre di problemi di inquinamento e di congestione del traffico, problemi che sono emersi drammaticamente all’ attenzione con il tragico incendio del 24 marzo 1999 nella galleria del Monte Bianco.

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