L’ Italia al centenario dei parchi europei a Settembre 2009

di Redazione 759 views0

 Sarà l’ incontro del secolo. Anzi, dei secoli. Nel 2009, infatti, cadrà il centenario delle attività dei parchi europei, un’ occasione storica per festeggiare l’ inizio delle attività programmate di protezione dei territori naturali nel Vecchio Continente.
Ad avere il primato del primo parco europeo è la Svezia, Paese che del verde e della natura ha fatto una vera e propria bandiera, oltre che una risorsa economica importantissima nel settore del turismo: ad oggi sono 28 i parchi naturali sul territorio nazionale, aree che seguono rigorosamente le direttive della Environmental Protection Agency. I parchi nazionali svedesi, infatti, devono essere biotopi rappresentativi e conservati nel loro stato originale, ma anche ambienti unici e di straordinaria bellezza che possano offrire ai visitatori forti esperienze. Un impegno che è stato fortemente premiato.

La piacevole sorpresa, tuttavia, sarà il ruolo primario che giocherà l’ Italia in tema di parchi ed aree protette: i festeggiamenti del centenario dei parchi europei, che si svolgeranno in settembre, sarà infatti una vetrina importantissima per il Belpaese, che sarà chiamato a presentare l’ Assemblea Generale di Europarc-Federation 2010. Il 15 gennaio, infatti, è arrivata la conferma da parte del Consiglio Direttivo della Federazione Europea, che ha scelto l’ Italia – ed in particolare il Parco Nazionale d’ Abruzzo Lazio e Molise – per celebrare il passaggio di testimone tra un secolo e l’ altro di protezione territoriale. L’ appuntamento internazionale si terrà nella prima settimana di ottobre del 2010 ed ospiterà più di 500 delegati provenienti da tutti i Paesi europei.
Ci metteremo al lavoro per attivare un meccanismo organizzativo molto complesso, che coinvolgerà attivamente la realtà locale in tutte le sue varie componenti“, anticipa il direttore del Parco Nazionale d’ Abruzzo Lazio e Molise, Vittorio Ducoli. La soddisfazione trapela anche dal Presidente del parco, Giuseppe Rossi, che definisce l’ evento come “l’ incontro di tutte le aree protette del Vecchio Continente che inaugura il secondo secolo di attività dei parchi d’ Europa“. La scelta dell’ Italia è arrivata quasi inaspettatamente, tra decine di altre pretendenti europee. Un riconoscimento che ha un enorme valore, specialmente dopo le infinite polemiche e la pessima figura a livello globale suscitate dal tristemente famoso problema dei rifiuti in Campania. L’ Europa, insomma, ha riposto nuovamente la fiducia nel nostro Paese, una fiducia che – speriamo tutti – non vada disattesa in favore di interessi economici trasversali come troppo spesso purtroppo accade.

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