Legambiente da i voti alle Alpi: 11 bandiere nere

Legambiente fa un primo screening dello stato di salute dell’intero arco alpino. Il risultato del suo lavoro è il conferimento di 11 bandiere nere ed altrettante bandiere verdi – ovviamente le seconde per chi ha lavorato per valorizzare e difendere la montagna e le prime per chi si è comportato in modo opposto.

Le pagelle sono state date – come fa sepre Legambiente -, in occasione del lancio della campagna dell’associazione sulle Alpi. Per pubblicizzare le informazioni sulle nostre montagne è stato lanciato anche il tour della Carovana delle Alpi.

Sulla lista dei cattivi finisce il Piemonte – con tre bandiere nere -, il Veneto – due bandiere nere, la Lombardia – due bandiere nere -, seguiti da Friuli Venezia Giulia, Trentino, Valle d’Aosta e Liguria – una bandiera nera per ogni regione.

Secondo Legambiente queste banidere nere

evidenziano una visione distorta della valorizzazione turistica che favorisce la speculazione, a fronte di un’assenza di politiche di tutela.

E così viene assegnata una bandiera nera alla regione Piemonte per la cattiva gestione politiche sulla montagna, una al Friuli per la “Motocavalcata delle Alpi Carniche” ed agli enti pubblici – come la
Comunità Montana della Carnia -, che l’hanno autorizzata e sostenuta, e una al Veneto a causa dell’onorevole Aldo Brancher per aver assegnato con il massimo arbitrio i fondi del 2010 e 2011 – la bellezza di 160 milioni di Euro – dell’ODI, l’Organismo di Indirizzo con cui venivano finanziati interventi a favore dei Comuni veneti e lombardi delle fasce di confine con Trento e Bolzano.

Ovviamente non tutto è da buttare, perché dal nostro arco alpino arrivano anche belle notizie. Sono state date undici bandiere verdi a progetti che permettono di sviluppare politiche virtuose. Quattro sono finite in Lombardia, due in Piemonte e una a testa in Friuli Venezia Giulia, Veneto, Trentino e Valle d’Aosta.

Sono stati assegnati questi riconoscimenti ad esempio all’Associazione per la promozione e la tutela della pecora Brogna, al Comune di Malosco – in provincia di Trento – per il regolamento comunale sull’utilizzo di prodotti fitosanitari e la disciplina delle coltivazioni agricole, o alla Sezione CAI di Palazzolo Sull’Oglio per tutte le iniziative dedicate alla scoperta dell’ambiente montano in Valle Camonica e per la realizzazione del Giardino botanico alpino di Pietra dell’Orsa.

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