Margherita Hack spiega il perché del suo vegetarianesimo

Margherita Hack è una delle risorse più grandi e importanti del nostro Paese. Ha voluto pubblicare un libro per spiegare il suo amore per gli animali e la sua scelta, da sempre, di essere vegetariana. Lo stile di vita vegetariano o, ancor di più, vegano, non sono ancora molto diffusi nel nostro Paese, ma le opinioni sono divergenti: si tratta di cultura o poco amore per gli altri esseri viventi?

Margherita Hack ha deciso di dire la sua pubblicando un libro dal titolo chiaro e semplice, “Perché sono vegetariana“. Intervistata dal Corriere, l’astrofisica ha spiegato:

Alla mia età sono arrivata in discrete condizioni e l’essere vegetariana non mi ha impedito negli anni della gioventù di praticare la pallacanestro e l’atletica leggera e con risultati soddisfacenti: ho vinto un paio di campionati universitari di salto in alto e salto in lungo, sono stata terza ai campionati assoluti. E ricordo tutta la mia vita come attiva, piena di tante gite in bicicletta tanto a vent’anni quanto a ottanta.

Niente carne e niente pesce, quest’ultimo anche perché non ha un odore gradevole. Rispetto a molti altri, però, Margherita Hack è partita avvantaggiata, non è diventata vegetariana nel corso degli anni, ma lo è stata fin dalla nascita:

Non ho dovuto rinunciare a nulla, sono nata vegetariana. I miei lo erano perché avevano aderito alla teosofia, una filosofia indiana che predica il rispetto di tutti gli esseri viventi e quindi il non mangiare gli animali. Io non ho mai mangiato carne. Nè mai la mangerei.

La Hack non ha mai pensato al veganesimo, la cosa importante per lei è  la tutela degli animali e tanto per ribadire il concetto, ha pubblicato un libro che parla proprio di questo:

Non mangio carne perché amo gli animali e li rispetto. Ma ci sono anche ragioni scientifiche: non posso pensare di mangiare carne di animali provenienti da allevamenti intensivi, dove non sono più animali ma macchine da carne. Sono rimpinzati di antibiotici e vivono in maniera innaturale. Quindi le loro sono carni malate. Anche Veronesi spiega che c’è una frequenza maggiore di cancro intestinale in chi mangia molta carne.

Photo Credits | Getty Images

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