Cuccioli di leopardi e pantere nelle valigie

 Aveva riempito le sue valigie di cuccioli di leopardi, pantere, scimmie e perfino di un orso. E come se nulla fosse ha cercato di imbarcarsi, con tanto di biglietto di prima classe, su un volo diretto a Dubai. Ma le autorità di sorveglianza dell’aeroporto di Bangkok, in Thailandia, lo hanno fermato per tempo e gli hanno sequestrato tutti i cuccioli di animali, affidandoli alle cure dei veterinari. L’uomo, un 36enne con cittadinanza degli Emirati Arabi Uniti, è stato bloccato mentre si trovava in fila per il check in da alcuni agenti in incognito impegnati proprio sul fronte della lotta al traffico di animali. Lo stavano tenendo d’occhio da tempo e quando sono stati certi di avere a che fare con un trafficante, sono usciti allo scoperto e lo hanno ammanettato.

Agente contro scoiattolo a colpi di spray

 Un video caricato su YouTube nel quale si vede un agente di polizia che attacca uno scoiattolino con dello spray al peperoncino ha provocato un’ondata di proteste e forti discussioni nella blogosfera. Il poliziotto difende il suo intervento. Si è messo fra gli alunni di un istituto scolastico e l’animale perchè immaginava che il piccolo roditore avesse la rabbia. Attaccandolo con lo spray urticante avrebbe dunque solo cercato di tutelare i ragazzi dall’animale apparentemente malato.
La curiosa vicenda, alla quale anche i grandi organi d’informazione Usa hanno dato ampio spazio, arriva dal Texas.

Ad Abbottabad anche un «Seal» a 4 zampe

 Anche la sua identità, come quella di tutti gli 80 elementi del commando che ha partecipato all’irruzione nel covo di Abbottabad in cui si nascondeva Osama Bin Laden, alla fine è rimasta sconosciuta. Non sappiamo il suo nome, la sua provenienza, la sua storia. Neppure conosciamo la sua razza. Quello che è certo è che un pezzo della storia del blitz che ha segnato la fine del leader di Al Qaeda porta anche la sua firma. Anzi, la sua impronta. Perché c’è anche un cane tra quelli che l’America considera i suoi nuovi eroi nazionali. E il New York Times ha pensato bene di dedicare a questo eroico cane un lungo ed appassionato ritratto.

Referendum del 12 e 13 giugno: la lettera di Adriano Celentano al Fatto

Nei giorni scorsi Adriano Celentano si è mobilitato per sensibilizzare i cittadini a favore del voto referendario del 12 e 13 giugno 2011 inviando una lettera al Direttore de “Il Fatto Quotidiano” (poi ripresa e pubblicata integralmente dal sito dell’Idv, qui). Una lettera che si rivolge a tutti, che si appella al buon senso dei cittadini per un voto che non è politico, ma a favore della vita, contro chi la vuole avvelenare. E Adriano esordisce così:

“Caro direttore, ma soprattutto cari STUDENTI, comunisti, fascisti, leghisti e operai costretti a lavorare nell’insicurezza. Come avrete letto su tutte le prime pagine dei giornali, il governo non demorde. Continua, sfidando l’intelligenza anche di chi lo ha votato, nella sua DEMONIACA voglia di avvelenare gli italiani. Gli unici che, fino a prova contraria, hanno saputo distinguersi da tutti gli altri popoli IMBECILLI per aver avuto, già 24 anni fa, la saggia intuizione di dire NO alla bevanda radioattiva che, in nome di quel “benessere” tanto sbandierato da Berlusconi, ti uccide in cambio di un voto contro la VITA”. 

Referendum del 12 e 13 giugno: come e quando si vota

Il 12 e il 13 giugno 2011 i cittadini italiani sono chiamati alle urne per esprimere il proprio parere in merito a quattro quesiti referendari di primaria importanza. Le quattro materie che saranno sottoposte ai cittadini riguarderanno il legittimo impedimento, la privatizzazione dell’acqua prevista dal decreto Ronchi (due quesiti) ed il ritorno dell’Italia all’energia nucleare.

Vediamo di capirci qualcosa in più…

Il referendum: cos’è e a cosa serve
Il referendum è, al pari del voto, uno dei pochi strumenti che il cittadino ha a disposizione per esercitare la propria democrazia diretta, ovvero di far sentire la propria voce senza intermediari ed esprimere il proprio parere favorevole o contrario in merito ai quesiti presentati. Il referendum è infatti sancito dall’articolo 1 della Costituzione come uno dei diritti inviolabili dei cittadini della Repubblica Italiana, come esercizio della sovranità popolare. Il risultato del referendum, infatti, ha l’effetto di vincolare i legislatori al rispetto della volontà del popolo.

La Germania ferma il programma nucleare: deadline nel 2022

La prima potenzia industriale d’Europa a mettere fine al suo programma nucleare sarà la Germania: il suo ultimo reattore verrà spento nel 2022. In questo modo la Germania rinuncia definitivamente ed irrevocabilmente all’energia atomica, dando un segnale forte non solo all’Europa ma al mondo intero.

L’annuncio è stato dato ieri dal ministro Norbert Rottgen (del CDU), dal Ministero dell’Ambiente tedesco. La decisione è stata presa dopo un incontro con i leader del CDU e con la cancelliera tedesca Angela Merkel. Tutti d’accordo sull’abbandono delle centrali nucleari sul suolo tedesco e, soprattutto, su un nuovo programma di sviluppo delle energie rinnovabili, come ulteriore propulsore allo sviluppo economico del Paese.

Islanda: ucciso un altro orso bianco

 Per gli orsi polari l’Islanda non é una terra felice: martedì la polizia ha abbattuto un orso polare di quattro anni, il quarto esemplare in pochi anni. Come i suoi predecessori anche stavolta il plantigrado aveva viaggiato per centinaia di chilometri in mare prima di arrivare all’isola. Jón Gnarr, il comico diventato sindaco di Reykjavik col suo Partito Migliore, aveva conquistato il Paese impegnandosi per una maggiore tutela degli orsi bianchi. Una promessa che finora non è stata mantenuta.
L’allarme è stato lanciato lunedì da un gruppo di pescatori islandesi: su una spiaggia remota in Islanda hanno individuato un orso polare. Con ogni probabilità il grosso mammifero sarebbe approdato in Islanda viaggiando dalla Groenlandia per centinaia di chilometri in mare aperto a bordo di un lastrone di ghiaccio staccatosi dalla calotta polare.

Ecco il resort per cani orfani dei padroni

 Spesso un cane diventa un membro della famiglia a tutti gli effetti. E allora la preoccupazione, triste ma inevitabile, di molti anziani è che fine farà il proprio cucciolo quando non ci saranno più. Per rispondere a questa esigenza DoggyBag, neonata associazione torinese che sta mettendo in piedi un progetto per realizzare una sorta di casa di riposo per cani.
L’associazione, istituita a marzo di quest’anno, è stata pensata, voluta e realizzata da cinque signore con la passione per gli animali: Nicoletta Bolaffi, Cristina Donati, Paola Giubergia, Silvana Peyrani e Luisa Roscio. «Vorremmo aiutare gli anziani che spesso sono angosciati al pensiero che il cane che ha condiviso con loro la vita finisca in un canile o in mezzo a una strada», spiegano.

Il ritorno del gipeto sulle Alpi. E’ nato Siel, il primo da 100 anni

 Il Parco del Gran Paradiso ha un nuovo nato tra gli animali selvatici, tra gli uccelli. E’ un maschietto, si chiama Siel («cielo» nel dialetto valdostano), vive a Valsavarenche dove è appena uscito dal suo guscio. E’ un gipeto e questo fa della sua nascita un grande evento naturalistico. Dall’ultima schiusa delle uova di questi uccelli sono passati almeno 98 anni. Questo rapace fu per anni abbastanza diffuso nelle Alpi, almeno fino ai primi del 900, quando la sua presenza cominciò a diminuire. La causa? L’uomo e i suoi abbattimenti. L’ultimo esemplare di questo rapace fu ucciso nel 1913, nella Val di Rhêmes; da allora il gipeto sparì.

Greenpeace colpisce ancora: blitz all’Olimpico contro il nucleare

Stadio Olimpico di Roma, finale di Coppa Italia Inter-Palermo. E’ il primo tempo, quando dalla copertura della Tribuna Tevere appare sopra le teste dei tifosi un enorme striscione con la scritta “Da Milano a Palermo fermiamo il nucleare”. La firma è quella di Greenpeace, che con l’ennesimo blitz da parte di cinque ambientalisti si sta mobilitando massicciamente per protestare contro la sospensione temporanea del piano nucleare Italiano, pensato dal Governo per far saltare il referendum del 12 e 13 giugno.

Il referendum del 12 e 13 giugno
Uno dei quattro quesiti referendari che si andranno a votare il 12 giugno (dalle ore 8.00 alle ore 22.00) e il 13 giugno (dalle ore 7.00 alle ore 15.00) prossimi, infatti, riguarderà proprio il futuro energetico dell’Italia. Votando SI ci si esprime a favore dell’abrogazione della norma espressa nel quesito, dunque, se si è contro lo sviluppo del piano energetico nucleare in Italia, bisogna barrare la risposta SI.

Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.