Inquinamento dell’aria: più patologie infantili a causa di smog e polveri sottili

Non c’è più lo smog di una volta. E i bambini ne fanno le spese, condannati a continui problemi ai bronchi e ai polmoni. In un anno i più sfortunati possono arrivare fino a 8 infezioni respiratorie. Alla sbarra un unico imputato: lo smog ‘moderno’ e le sue polveri sempre più micro, avvertono gli esperti.
Oggi lo smog, in particolare nelle grandi città, è dovuto prevalentemente alle polveri sottili, ossia ai cosiddetti particolati di dimensioni molto piccole“, spiega in una nota Alessandro Fiocchi, primario pediatra e allergologo dell’ospedale dei bimbi Macedonio Melloni di Milano, e presidente del quinto Meeting internazionale di allergologia pediatrica in corso nel capoluogo lombardo.

LE PATOLOGIE DA SMOG
Questo microparticolato passa attraverso il filtro nasale e raggiunge le vie respiratorie più piccole, nel profondo dei polmoni. “Qui altera il funzionamento della mucosa bronchiale e favorisce le bronchiti e bronchioliti, oggi molto diffuse nei bambini“. Ecco perchè in età scolare la media è di tre infezioni respiratorie l’anno. E i bimbi moderni si trasformano in campioni di malattie, staccati di diverse lunghezze da quelli del passato.
Nei decenni scorsi, infatti, l’inquinamento era dovuto soprattutto all’anidride solforosa (SO2) e ai particolati di maggiori dimensioni prodotti dalla combustione di carboni e derivati petroliferi. Polveri meno micro, insomma, e paradossalmente meno invasive per bronchi e polmoni. Oggi il particolato, di cui il Pm10 costituisce in città quasi l’80%, è agli occhi degli esperti il pericolo principale e viene additato come responsabile del boom di forme respiratorie infiammatorie e allergiche nei bambini. Un rimedio, avverte Fiocchi, “è ridurre lo smog, una competenza di politici e tecnici”. Oltre a rinforzare il sistema immunitario dei piu’ piccoli, correggendo il lieve immunodeficit che li caratterizza.

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