Scandalo Sistri, tra gli arrestati a Napoli e in Campania anche Malinconico

di Redazione 393 views1

Sistri, tra gli arrestati a Napoli e in Campania in relazione alle gigantesche irregolarità negli appalti scoperte dalla Guardia di Finanza c’è anche Malinconico l’ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio nonché passato consulente del Ministero dell’Ambiente Carlo Malinconico.

Scandalo Sistri, 22 clamorosi arresti come è noto si sono abbattuti su una gran quantità di nomi anche di rilievo: 3 carcerazioni, 19 persone agli arresti domiciliari e in sovrappiù anche 4 ingiunzioni di presentazione di fronte alla polizia giudiziari e oltre 10 milioni di euro sequestrati.

Il vergognoso scandalo del Sistri, del quale per anni non si è saputo sostanzialmente niente, ha svelato un’ampia rete di corruzione che coinvolgeva grandi imprenditori e uomini politici che, lontanissimi dall’operare per una concreta riforma del sistema rifiuti (in particolare per la tracciabilità dei rifiuti pericolosi) hanno gonfiato i prezzi, allungato i tempi, riempito le tasche.

L’ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Carlo Malinconico è ora agli arresti domiciliari, l’azienda Selex Service Management di Finmeccanica ha visto bloccati 7 milioni di euro, i tre imprenditori Sabatino Stornelli, Maurizio Stornelli e Francesco Paolo di Martino sono tutti finiti in carcere.

Gli imprenditori in questione avrebbero lucrato decine di milioni di euro con false fatture e altri mezzi grazie a quella che è stata definita come una “sistematica condotta di corruzione” nei riguardi di Carlo Malinconico, Castriota Scanderbeg e Sabatino Stornelli, all’epoca AD di Selex.

I reati registrati dalla Guardia di Finanza sono i seguenti:

associazione per delinquere finalizzata all’emissione e all’utilizzazione di fatture false, corruzione, truffa aggravata, riciclaggio, favoreggiamento e occultamento di scritture contabili.

Non si può che restare ancora una volta basiti dinanzi alla portata di un’operazione tecnicamente volta al miglioramento della gestione dei rifiuti al fine di ottimizzare la sostenibilità di tutto il processo, e che in realtà non si è dimostrata altro che una presa per i fondelli, una grandissima macchina mangia soldi che, come è evidente, di reali innovazioni a questo delicato settore della gestione sostenibile urbana con queste procedure non ne avrebbe apportata nessuna.

Photo credits | Daniele Butera su Flickr

Commenti (1)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>