Il Capitano Paul Watson, fondatore e presidente di Sea Shepherd scrive dai Mari Antartici per chiedere un aiuto e un contributo per rifornire la nave ammiraglia della flotta di Sea Shepherd, la Steve Irwin, per pernetterle di tornare nel santuario delle balene e fermare le operazioni di caccia illegale alle balene della flotta di baleniere giapponesi.
Lo scorso anno Sea Shepherd è riuscita a salvare 582 balene, molte di più di quelle uccise dai cacciatori di balene e quest’anno sono riusciti a bloccare la caccia quasi del tutto intercettando e inseguendo le navi rifornimento e la flotta delle baleniere giapponesi per tre settimane e impedendo loro di cacciare.
La Steve Irwin, con a bordo il Capitano Paul Watson, si è diretta a nord e la Bob Barker e la Gojira hanno continuato l’inseguimento della flotta di baleniere per impedire loro di cacciare le balene.
Mantenere la flotta attiva sul campo
Mantenere tre navi, un elicottero e 88 membri dell’equipaggio nei Mari Antartici è molto costoso. Tutte le donazioni fatte a Sea Shepherd sono usate per mantenere attiva la flotta e l’equipaggio nella difesa delle balene, attiva sul campo, nel solo posto dove possono fare la differenza. Questo tipo di comportamento fa restare Sea Shepherd una piccola organizzazione, piccola o molto attiva e capace di fare la differenza.
Ogni contributo è importante
Alla Steve Irwin servono 250 tonnellate di carburante. Una tonnellata di carburante costa USD$800. Sea Shepherd deve arrivare ad alzare più di 192.000 dollari per riempire i serbatoi e riportare la Srteve Irwing sul campo. Lo stesso Capitano Paul Watson ha donato un contributo di $5000 perché non vuole chiedere nulla a nessuno senza versare lui stesso un contributo.
Ogni contributo è importante per permettere a Sea Shepherd di bloccare la caccia delle baleniere giapponesi e per non far uccidere più balene.
Per versare un contributo a Sea Shepherd: https://my.seashepherd.org/NetCommunity/SSLPage.aspx?pid=360