Nicolas Sarkozy e consorte hanno lasciato l’Eliseo al neo-eletto François Hollande, una ventata d’aria nuova per la Francia e, forse, per l’Europa. Le speranze accomunano, infatti, più Paesi dell’Unione Europea, e non solo i francesi, stanchi di vecchie promesse e pronti ad accogliere nuovi progetti ed un futuro migliore.
O almeno, questo è quello che si spera. Il nuovo Presidente francese François Hollande è partito con il piede giusto, promettendo ai cittadini quello che da tempo aspettavano: “risollevare la Francia con giustizia“. La speranza, però, si espande anche ai Paesi limitrofi, la Francia è uno degli Stati più importanti dell’UE ed ogni scelta si ripercuoterà sul resto d’Europa.
In questi giorni la crisi sembra aggravarsi, Hollande ha già dimostrato di avere a cuore la situazione e per il suo insediamento ha scelto un’automobile di poche pretese ma con un messaggio molto importante da inviare: la Francia si è risvegliata nel bel mezzo della svolta green, il nuovo Presidente si è presentato con una Citroen DS5, auto ecologica: la scelta focalizza l’attenzione sull’economia francese senza tralasciare l’aspetto ecologico, con un’ibrida diesel. Le promesse di François Hollande, difatti, fanno ben sperare: i temi centrali sono stati economia e lavoro, realisticamente il Presidente prevede un ritorno all’equilibrio di bilancio solamente nel 2017, nel frattempo si impegna a ridurre il nucleare fino al 50% dal 75% attuale. Da questo punto di vista le idee del neo-Presidente non hanno di certo nulla di nuovo, ma ci sono: non resta che metterle in atto ed i francesi hanno deciso di riporre la loro fiducia nelle mani di Hollande. Le partenze, si sa, sono sempre positive, ma è nel corso del tempo che realmente si può giudicare l’operato di un Presidente. Le promesse sono semplici da pronunciare a parole e in discorsi pomposi per convincere un popolo stanco e oppresso da una crisi sempre più insistente, è di fatti che i francesi e l’Europa intera hanno bisogno.
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