Inquinamento acqua: un progetto svedese per riciclare i rifiuti galleggianti

di Redazione 695 views1

 Riciclare l’inquinamento degli oceani salvando l’ambiente si puo’. Questo l’insegnamento lanciato da un’importante azienda svedese che sta raccogliendo dalle acque di tutto il mondo rifiuti di plastica galleggianti per poi farne aspirapolveri. Il progetto di riciclaggio si chiama ‘Vac from the sea‘: raccogliendo plastica dalle mostruose isole di rifiuti galleggianti nel Pacifico, nell’Atlantico, nell’Oceano Indiano e da tre mari europei, la ditta svedese fabbricherà sei particolari aspirapolveri.

ASPIRAPOLVERI DAI RIFIUTI GALLEGGIANTI
Gli elettrodomestici poi non verranno venduti, ma esposti in vetrina cosi’ da portare l’attenzione del pubblico sulla questione dell’inquinamento da plastica, una tragica realta’ che mette in serio pericolo l’ambiente e il suo delicato ecosistema: Greenpeace afferma che ogni anno vengono prodotti quasi diecimilioni di tonnellate di plastica, il 10% dei quali finisce in mare.
Ma non solo. Obiettivo dell’eco-campagna sarà anchesottolineare la problematica della scarsa offerta di materieplastiche riciclate a fronte di una maggiore domanda delleaziende per costruire elettrodomestici sostenibili.

LE ISOLE DI PLASTICA
Esistono delle isole di plastica, alcune volte molto grandi di dimensioni pari addirittura allo stato del Texas, che galleggiano nei nostri oceani – ha affermato Cecilia Nord, Vicepresidente di Electrolux – eppure, a terra, si lotta per entrare in possesso di sufficienti materie plastiche riciclate per soddisfare la domanda di aspirapolveri sostenibili”.

LA PACIFIC TRASH VORTEX
Gli studi hanno rivelato che le isole di rifiuti potrebbero essere cinque: la piu’ grande, nota come Pacific Trash Vortex, e’ un vortice di spazzatura situata nel centro dell’Oceano Pacifico del Nord grande due volte il Texas. Oltre a questa, lo scorso inverno una spedizione scientifica ne ha scoperta un’altra, formata da piccolissimi pezzi di plastica, nella parte nord-ovest dell’Atlantico e si pensa che ne esistano altre tre simili, nell’oceano Indiano, nel Pacifico del Sud e nell’ Atlantico del sud. L’allarme è scattato ultimamente anche in Antartico dove uno studio ha rilevato ”l’avanguardia di una nuova ondata” di rifiuti di plastica che potrebbero creare la sesta ”tragica” isola di spazzatura.

Commenti (1)

  1. Cambiare il mondo e’ possibile solo con la GREEN ECONOMY.

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    Vedi: http://www.edscuola.it/archivio/lre/3rd_Quantumbionet_Workshop.pdf
    vedi anche la relazione introduttiva in : http://www.wbabin.net/science/manzelli85.pdf
    Paolo manzelli: [email protected]

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