USA, perdita di materiale radioattivo nel sito nucleare di Hanford

di Redazione 872 views1

 Negli Usa si registra un’allarmante perdita di materiale radioattivo liquido nel sito di Hanford, nello stato di Washington. Secondo le autorità non ci sono minacce immediate ma si tratta tuttavia di una notizia allarmante per gli abitanti.

 Perdita di materiale liquido da sei vecchi serbatoi di scorie radioattive nel sotto suolo del sito nucleare di Hanford, un vecchio sito che risale addirittura al progetto Manhattan (quindi all’epoca della seconda guerra mondiale). La notizia è estremamente preoccupante, come ovvio. Se il governatore di Washington Jay Inslee ha fatto sapere, come dichiarato dal segretario all’Energia Steven Chu, “che non ci sono minacce immediate o a breve termine per la salute pubblica da queste perdite”, non ha comunque nascosto la gravità di un simile avvenimento: “Si tratta tuttavia di una notizia allarmante per gli abitanti di Washington”, ha infatti aggiunto il governatore.

La perdita di materiale liquido radioattivo non giunge in realtà come una sorpresa, in quanto già la settimana scorsa era stata diffusa la notizia della perdita di uno dei serbatoi del vecchio sito nucleare di Hanford, tuttavia con la nota che non si erano registrati aumenti particolarmente rilevanti nei livelli di radioattività. Ora, però, i serbatoi di scorie radioattive che perdono sono diventati 6, con quantità di perdite di materiale che varia di serbatoio in serbatoio.

Questa perdita di materiale radioattivo non giunge inaspettata anche per un altro motivo: questo vecchio sito che occupa milioni di galloni di scorie nucleari lo fa in serbatoi che hanno sorpassato (e non da poco…) i 20 anni d’età massima prevista. Un nuovo problema legato al mondo dell’energia nucleare, quindi, e aggiungiamo che il sito di Hanford (utilizzato anche per lo stoccaggio delle scorie nucleari in relazione alla produzione di armi atomiche durante la Guerra fredda) costa ogni anno agli Stati Uniti la bellezza di due miliardi di dollari per le bonifiche. E nonostante questa ingente spesa, i problemi sorgono comunque.

Photo Credits | Mad House Photography

Commenti (1)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>