Green Jobs all’italiana per Oscar green: dai falconieri ai raccoglitori di tartufi

di Redazione 75 views0

 Nuovi mestieri ‘scaccia crisi’, idee creative con il marchio ‘made in Italy’ per andare oltre la congiuntura economica sfavorevole. Sono quelli del concorso ‘Oscar Green‘, il premio per l’innovazione dei giovani della Coldiretti, con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e della rappresentanza in Italia della Commissione europea, e che oggi sono stati premiati al ‘Salone della creatività del made in Italy’ aperto nella sede della Coldiretti a Roma. A premiare le idee più innovative delle giovani imprese agricole italiane il presidente della Coldiretti, Sergio Marini, il ministro delle Politiche Agricole Giancarlo Galan, il delegato nazionale Giovani Imprese della Coldiretti, Vittorio Sangiorgio, ed Enrico Letta, vicesegretario del Partito Democratico.

IL RILANCIO DEI MESTIERI ANTICHI
Tra fantasia, passione e ‘rilancio’ di antichi mestieri, sono tante le professioni ‘immuni’ dalla crisi secondo Coldiretti. Si va dal falconiere chiamato a garantire la sicurezza degli aeroporti, messa a rischio dagli animali pericolosi per il volo, che fuggono alla vista dell’imponente rapace, al consulente a domicilio per la ‘coltivazione’ dei tartufi che potranno essere così gustati senza svenarsi, fino a chi offre la colonia estiva in fattoria, in alternativa a quella al mare o in montagna.

CHI CONCORRE AGLI OSCAR GREEN
Se c’è chi ha deciso di diventare ‘affinatrice’ di formaggi lavorando il latte direttamente in alta montagna e ‘conciandolo’ per renderlo unico e garantirgli il gusto tipico ed esclusivo del territorio, non manca, infatti, chi ha recuperato l’antica attività nobiliare della falconeria, un’arte quasi dimenticata che oggi però ha ripreso tutta il suo valore, grazie ad una recentissima pratica che prevede la presenza dei falchi negli aeroporti per tenere lontani gli animali pericolosi per gli aerei e garantire così la sicurezza dei voli.
E ancora tra le novità di quest’anno c’è anche una realtà unica nel suo genere, il consulente a domicilio per la ‘coltivazione’ dei tartufi, che offre a tutti gli amanti del pregiato tubero la possibilità di realizzare una tartufaia a casa propria. Ma c’è anche chi accoglie gli ospiti in agriturismo con la possibilità di vivere un giorno da casaro, con la sveglia al mattino presto, la mungitura, la lavorazione del latte di malga.

PRODOTTI ALTERNATIVI
Ma da Oscar della Coldiretti è anche chi ha deciso di andare incontro alle richieste delle comunità che non mangiano carne di maiale, producendo salsicce di capra o l’abile e innovativo produttore di pesce che sa bene che per conquistare anche i bambini è necessario mettere sul mercato anche l’hamburger di trota. E poi non può mancare l’imprenditore che ha sposato a pieno l’idea del ‘km 0’, trasformando in pasta i suoi cereali direttamente in azienda per offrire al consumatore un prodotto unico e certificato, o chi ha avuto il coraggio di lasciare il suo paese nativo, la Danimarca, per cimentarsi in una nuova sfida, quella di produrre vino in Liguria preoccupandosi di restaurare chilometri di antichi muretti a secco.

LE ENERGIE PULITE
Ci sono anche gli amanti dell’ambiente che si sono messi all’opera per salvare il clima con energia pulita. Come chi ha promosso un progetto per assicurare il riscaldamento a tutto il suo paese attraverso la produzione di energia da biomasse legnose ricavate da coltivazione di piante, o chi produce energia elettrica ed energia termica grazie a un impianto che funziona con prodotti di origine vegetale e scarti agricoli.
E innovativa è l’idea di utilizzare i residui della lavorazione degli olivi (sansa, acque reflue e foglie) per la produzione di compost organico e di nocciolino puro che viene utilizzato come pellet ‘Made in Italy’ di alta qualità per le caldaie, E poi, continua la Coldiretti, ci sono gli imprenditori agricoli sempre più vicini alle esigenze delle famiglie, che organizzano agriturismi didattici o veri e propri centri estivi in fattoria per i bambini che, seguiti da educatori specializzati per la prima infanzia, possono approfittare di tantissime attività, dai giochi nei campi alla costruzione dei giocattoli fino alla recitazione e alla preparazione dei cibi utilizzando i prodotti agricoli aziendali.

LA NATURALITA’ DEI PRODOTTI
E l’attenzione crescente dei consumatori alla naturalità dei prodotti, ma anche il rispetto delle tradizioni sono alla base delle decisioni di chi ha scelto di puntare sul biologico attraverso un consorzio di 50 aziende che consente di offrire la più vasta gamma e di chi nell’acetaia di famiglia realizza l’aceto balsamico Tradizionale di Modena e offre in abbinamento la possibilità di visitarla insieme alla Villa liberty in cui, conclude la Coldiretti, sono custoditi affreschi e decorazioni di Aroldo Bonzagni e numerose opere di importanti artisti e che appare nel celebre film Novecento diretto da Bernardo Bertolucci.

L’AGRICOLTURA CHE VA VERSO IL NUOVO
La Coldiretti ha premiato un’agricoltura che, senza dimenticare il passato, “guarda al futuro”, come ha sostenuto il presidente dell’organizzazione, Sergio Marini.
E’ un’agricoltura distintiva che richiama sì il passato -ha sottolineato Marini- ma va verso il nuovo. Sono imprese che generalmente riescono a fare una filiera corta, tutto un ciclo produttivo, cercano di leggere le nuove domande della società in termini di sicurezza, di tracciabilità del prodotto, di origine del prodotto, di etica dei processi produttivi, dando una risposta a questa nuova domanda della società. Una nuova agricoltura -ha aggiunto- che nasce sulla domanda della gente, e da questo punto di vista ci fa essere ottomisti perché un’impresa che nasce sulla domanda, e quindi sui consumi che stanno emergendo, è un’impresa che può avere prospettive“.

LA QUALITA’ DEL MADE IN ITALY
E, secondo Marini, è proprio “la distintività e la qualità del ‘made in Italy’ che permetterà al nostro Paese di andare in avanti, sia in Italia che nel resto del mondo“. “Se non saremo distintivi su qualcosa -ha concluso- non avremo la possibilità di competere con nessuno, perché nell’economia di scala siamo comunque perdenti“.
Soddisfatto delle idee innovative proposte dai giovani in agricoltura si è detto il ministro delle Politiche agricole, Giancarlo Galan: “Questo premio è il segno che c’è del buono -ha detto il ministro- che bisogna far emergere: bisogna creare le condizioni per far sì che chi ha voglia, giovane, di occuparsi di agricoltura, lo possa fare, abbia cioé le condizioni per poterlo fare“.

VERSO UNA GENERAZIONE VERDE
Questo premio -ha aggiunto- è straordinario, e bellissimo, è un’altra delle invenzioni geniali della Coldiretti. Giovani fortemente innovativi che scoprono nuove opportunità in un modo che così, a prima vista, sembra averne poche e sembra vivere sul già fatto. Invece, c’è da fare qualcosa di nuovo -ha concluso- e la politica ha un dovere, e cioé creare le condizioni perché chi la idee, ha la voglia di fare, possa davvero farlo“.

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