ILVA, Edo Ronchi nominato subcommissario

di Redazione 28 views0

Dopo le spinose questioni riguardanti l‘ILVA, arrivano novità: il Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando ha nominato Edo Ronchi come subcommissario.

La notizia è stata resa nota ieri: Edo Ronchi affiancherà il commissario Enrico Bondi nel suo ruolo per la tutela ambientale e quindi seguirà i lavori degli esperti, la commissione verrà nominata presto e dovrà formulare un nuovo piano ambientale per l’ILVA.

Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera, ha commentato la nomina di Ronchi:

La nomina di una persona dalle qualità ed esperienza di Edo Ronchi subcommissario per l’Ilva rende più credibile l’impianto del decreto Ilva bis e lo sforzo in atto per mantenere la produzione di acciaio a Taranto salvaguardando la salute dei cittadini e l’ambiente.

Edo Ronchi, infatti, ha avviato la sua carriera politica battendosi sempre per tematiche ecologiche ed è stato Ministro dell’Ambiente durante il Governo Prodi nel 1996 e successivamente rinominato anche da D’Alema. Suo è il noto decreto Ronchi, la prima legge quadro italiana sulla regolamentazione dei rifiuti.

Con questa nomina si spera che la situazione per l’ILVA e il territorio di Taranto possa finalmente cambiare, dopo i fatti degli ultimi anni. Dalle perizie depositate nel 2012 presso la Procura della Repubblica di Taranto, risulta infatti che a causa delle polveri provenienti dallo stabilimento, ci siano 70 ettari di territorio contaminati. Emilio Riva, il figlio Nicola, Luigi Capogrosso e Angelo Cavallo, direttori e responsabili, sono accusati di disastro colposo e doloso, avvelenamento di sostanze alimentari, sversamento di sostanze pericolose, inquinamento atmosferico e danneggiamento di beni pubblici. Sempre dalle perizie, risulta che tra il 2002 e il 2006 la percentuale di diossina emessa dallo stabilimento ILVA di Taranto fosse aumentata dal 30,6% del totale italiano fino al 92%, provocando un’elevato tasso di mortalità nell’area interessata, in particolare a causa di patologie cardiovascolari e diverse tipologie di tumore, in particolare ai polmoni, stomaco, vescica, dei tessuti molli, oltre a molti casi di leucemia, malattie renali e neurologiche.

Photo credits | Getty Images

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