Come approcciare l’invecchiamento del cane senza paura

di Redazione 2.864 views0

Vivere con un cane è una delle esperienze più belle e ricche d’amore che ci possano essere. Chiunque ne abbia uno ha solo un grande desiderio: che possa vivere per sempre.

Come per qualsiasi altro essere vivente, però, anche il nostro migliore amico a quattro zampe è soggetto allo scorrere del tempo e spesso piccoli segnali ci mostrano che sta invecchiando: magari è meno vivace, non ha sempre voglia di correre e dorme un pochino di più.

Si tratta di una fase naturale della sua vita che però non significa non possa essere radiosa e felice sia per l’animale che il proprietario.

Solitamente dal settimo/ottavo anno di vita la prima cosa da fare è farsi consigliare dal proprio veterinario un alimento completo per cani anziani che contenga tutte le proprietà necessarie al suo benessere. Poi, sarà molto importante comprendere i suoi bisogni e offrirgli stimoli costanti.

Adesso andiamo a vedere insieme come approcciare la fase dell’invecchiamento del proprio cane.

Come comportarsi di fronte all’invecchiamento del cane

Uno dei primi segnali che mostra che il proprio cane sta invecchiando è la differenza comportamentale: questo non significa che stia male, anzi, ma che semplicemente che alcune cose stanno cambiando e che da adesso in poi gli servirà qualche attenzione in più rispetto a prima.

Per esempio, è fondamentale monitorare con più frequenza il suo stato di salute, per controllare che non sorgano malattie.

Inoltre, si rivela essenziale fare in modo che si tenga attivo il più possibile e che mangi e beva con regolarità, anche quando sembra non averne voglia: naturalmente, rispettando i suoi bisogni senza forzarlo eccessivamente.

Nello specifico le sfere da tenere sotto controllo in un cane anziano sono 3.

L’aspetto emotivo

Generalmente si può pensare che un cane anziano abbia meno bisogno della presenza del proprio umano rispetto a un cucciolo, in realtà non è così.

Per far vivere al meglio l’anzianità al proprio cane è fondamentale garantirgli lo stesso affetto di prima ed è indispensabile colmare la sua poca vivacità con tante coccole e amore. È importante inoltre prevedere una routine, in casa o all’aperto, in cui il cane possa svolgere piccoli giochi di attivazione mentale a seconda delle proprie predisposizioni e attitudini. Può essere un riporto a ritmo lento, giochi di fiuto e ricerca in una piccola area ristretta o anche solo rapporti sociali con conspecifici e altri umani. Questo lo aiuterà a continuare a sentirsi motivato e dunque vitale, a non perdere reattività e abilità cognitive.

L’esercizio fisico

Probabilmente non avrà più le energie per correre due ore consecutive senza un accenno di stanchezza. La sedentarietà però non andrebbe mai trascurata perché potrebbe portare conseguenze che invecchierebbero prima del tempo il proprio cane.

Per questo è importante mantenerlo attivo anche nelle giornate in cui non sembra averne voglia: certo tenendo ben a mente l’avanzare dell’età.

Se per esempio è cresciuto con l’abitudine di scorrazzare nel parco o in area cani per qualche ora, il consiglio è di continuare con questa consuetudine e lasciarlo libero di correre quanto può, di camminare oppure semplicemente di ricevere stimoli esterni.

L’alimentazione adeguata

Non ha più voglia di mangiare come prima? Forse inizia a faticare nel masticare gli alimenti di quando era più giovane.

Come negli esseri umani, anche nei cani con il passare degli anni la forza delle ossa diminuisce e, di conseguenza, anche la robustezza della dentatura.

In questo caso è molto importante trovare un pasto completo, adatto alla sua età, che possa garantirgli tutte le proprietà e i nutrienti di cui ha bisogno per rimanere in salute. Per farlo in modo corretto ci si può affidare al veterinario il quale troverà sicuramente l’alimento giusto per lui e la sua salute.

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