Batterie che derivano dallo zucchero, la nuova sfida dell’ecosostenibilità

di Diletta Funaro 769 views0

Somiglia ad uno scenario futuristico: le batterie del domani verranno prodotte a base di zuccheri. 

Ad un primo impatto sembra davvero impossibile legare un elemento naturale come lo zucchero ad un prodotto industriale realizzato per l’accumulo dell’energia.

Invece, sembra proprio che un team composto da scienziati e ricercatori  del Virginia Tech, stia da tempo studiando ad un prototipo di pila che venga alimentato con lo zucchero.

L’obiettivo degli esperti è quello di dare vita ad un tipo di dispositivo, green, efficiente e soprattutto economico.

Perché utilizzare lo zucchero?

Percival Zhang, capo ricercatore del progetto, ha recentemente sottolineato una delle principali spiegazioni che la scienza fornisce in proposito, e che lascia ben sperare per un futuro tutto a batterie alimentate con lo zucchero:

Lo zucchero è un composto naturale perfetto per l’accumulo di energia, quindi è logico che cerchiamo di sfruttare questo potere naturale in un modo ecologico per produrre una batteria

In realtà, questo studio non rappresenta una vera e propria novità all’interno del panorama scientifico globale, ma gli studi si sono intensificati in virtù di alcune novità recentemente emerse.

Un ulteriore punto a favore risiede nel fatto che la densità di energia che risiede in queste pile, risulta essere di un ordine di grandezza maggiore rispetto alle batterie precedenti e ciò lascia ben sperare nel vantaggio di poter creare dispositivi che siano in grado di funzionare più a lungo.

Il Prof. Zhang ha anche sottolineato:

Le nuove pile allo zucchero potrebbero evitare che centinaia di migliaia di tonnellate di batterie finiscano nella discarica

Secondo quanto promettono gli scienziati tra pochi anni caricare le batterie potrebbe risultare più semplice grazie all’utilizzo dello zucchero creandoli, quindi, con materiali ecosostenibili.

L’obiettivo finale, concludono i ricercatori, sarà quello di ricaricare smartphone, tablet e altri dispositivi solo grazie allo zucchero.

Sembra proprio che la sfida non si fermi qui! Alla prossima!

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>