Rio+20: si è arrivati ad un accordo

di Redazione 33 views0

Le delegazioni respirano un po’. Dopo una notte molto breve, i negoziatori presenti al Summit delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile di Rio+20 hanno finito con il trovare un accordo su un testo finale che verrà firmato dai capi di Stato – o dai loro rappresentanti.

In Italia ancora non se ne parla, e per capire cosa sia successo siamo finiti su alcuni siti francesi. Secondo il ministro delegato allo sviluppo – Pascal Canfin – e quello dell’ecologia – Nicole Bricq -, i risultati ottenuti non sono il massimo di quello che si poteva ottenere, ma comunque si è riusciti ad evitare una vera e proprio catastrofe.

Secondo i due politici europei, si è giunti ad una soluzione accettabile grazie al lavoro coordinato di tutta l’Unione Europea.
Non si è giunti ancora alla creazione di un’Organizzazione mondiale dell’ambiente, ma comunque è stato approvato un

rafforzamento del Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente, oltre al riconoscimento del suo ruolo come autorità ambientale mondiale.

Un altro progresso che si è realizzato è rappresentato dalla partecipazione attiva – non più solo come osservatore – della società civile alle attività del Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente.

Un altro aspetto interessante è rappresentato dal riferimento ai “finanziamenti innovativi”, come può essere una tassa sulle transazioni finanziarie, presente nel testo
in una forma più ambiziosa di quella che si può leggere nel documento del G20.

Il testo è comunque molto più breve del rapporto originale. La segretaria generale del Summit lo riconosce:

Come avviene per tutti i negoziati, certi paesi potrebbero pensare di non essere stati abbastanza ambiziosi. Altri potrebbero dire invece che il loro punto di vista non è stato ben riflesso. Ma per essere chiari, i negoziati necessitano di compromessi.

Insomma, secondo il ministro dell’ambiente francese, il testo finale manca dell’ambizione iniziale, ma rappresenta il superamento di un ostacolo e

permetterà di avanzare ancora in periodi più fausti.

Ovviamente di ben altro avviso le ONG e la società civile: Greenpeace parla di “scacco epico” ed il WWF di “delusione significativa”. Il ministro delegato allo sviluppo invece da l’impressione dell’ottimista che voglia vedere il bicchiere mezzo pieno:

Abbiamo evitato che Rio+20 si trasformasse in Rio-20.

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