5000 cani in Italia vittime dei combattimenti clandestini

di Redazione 308 views1

Non è il genere di post che vorrei scrivere, ma accanto alle notizie buone purtroppo ce ne sono altre molto meno buone. Una di queste è quella dei combattimenti clandestini. Questa spettacolo da bestie – e mi riferisco agli spettatori – sembra che coinvolga almeno cinquemila cani per un giro di affari superiore ai trecento milioni di euro.

I dati vengono dalla LAV – o meglio dal suo Osservatorio Nazionale Zoomafia – e mostrano che questa barbarie è meno sviluppata rispetto agli anni Novanta: a quei tempi il giro d’affare così come gli animali coinvolti erano molti di più – si dice quindicimila per un fatturato dell’ordine di mille miliardi di lire.

La diminuzione del fenomeno è stato determinato dalle nuove e più dure pene – difficilmente applicabili – e dall’attenzione che vi hanno dedicato i media. Il calo non deve far diminuire l’attenzione sul fenomeno che tra l’altro coinvolge organizzazioni criminali come camorra, mafia e sacra corona unita.

Inenarrabili le sofferenze patite dagli animali coinvolti, spinti ad essere brutali e cattivi, con addestramenti ad hoc con al centro la violenza. Tutto viene spinto al limite, per esempio facendo correre gli animali fino al loro crollo per svilupparne forza e resistenza. Per questo i cani vengono legati alle auto e costretti a rincorrere il loro mezzo.

E’ solo una delle terribili prove che devono affrontare questi poveri animali. i cani vengono sottoposti a varie torture che hanno l’obiettivo di incattivarli. Un esempio tipico e sottoporli a percosse con fruste e bastoni o altri oggetti simili. Un altro è quello di appendere l’animale per le fauci ad un copertone.

L’ultimo stadio è quello di far martirizzare animali come gatti, maiali, altri cani o quello che capita da questi mostri da combattimento – ormai incattiviti e feroci. Per questo anche quando non sono più utilizzati per combattere i cani così addestrati restano degli animali pericolosi.

Commenti (1)

  1. ORMAI IN FATTO DI RECORD NEGATIVI SIAMO CAPI CLASSIFICA……

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>