E’ lunga sei chilometri la striscia nera di petrolio che si trova al largo della Nuova Zelanda, dove la nave container Rena si è arenata. E’ accaduto nella baia dell’Abbondanza, a 22 km dal porto di Tauranga, sulla barriera corallina Astrolabe, una delle zone più ricche e preziose al mondo, in materia di coralli.
L’imbarcazione è lunga 236 metri per 47.230 tonnellate e la Nuova Zelanda adesso è a rischio, tanto che il Ministro dell’Ambiente Nick Smith teme che possa verificarsi la più grande catastrofe ambientale mai avvenuta negli ultimi decenni in Nuova Zelanda.
La Rena trasporta 2.100 container e nelle stive ha 1.700 tonnellate di olio pesante e sta mettendo a serio rischio l’ecosistema della baia di Plenty, che possiede una ricca fauna ma anche una vasta flora, ed è una delle mete turistiche più importanti del Paese. I danni già iniziano a farsi sentire e vedere: uccelli morti nei pressi della baia, altri ricoperti di petrolio, anche se ancora non è possibile determinare quanto gravi possano essere i danni subiti dalla nave, ci sono balene, foche, delfini, spugne multicolore e anemoni di mare ad alto rischio.
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