Risorge il Sistri, il sistema di tracciabilità dei rifiuti pericolosi

di Redazione 34 views0

Secondo l’ultimo rapporto di Legambiente, le ecomafie hanno raggiunto nel 2010 un giro di affari di 19,3 miliardi di euro, con 30.824 reati accertati – che corriponde ad un aumento del 7,8% rispetto al 2009.

L’assenza di un sistema di tracciabilità dei rifiuti pericolosi avrebbe rappresentato un regalo per i 290 clan che operano nel settore. Fortunatamente la commissione Bilancio del Senato con un emendamento ha ripristinato il Sistri – Sistema informatico di tracciabilità dei rifiuti speciali e pericolosi – dopo la sua cancellazione prevista nella manovra economica in via di approvazione.

Secondo le nuove norme, il Sistri dovrebbe entrare – in questo caso il condizionale è d’obbligo visto che tutto potrebbe cambiare ancora – in vigore il 9 febbraio del prossimo anno. In questo modo ci sarebbero cinque mesi per correggere i tanti difetti che hanno complicato la vita di imprese e operatori del sistema e che hanno impedito l’avvio del sistema.

Dei difetti del Sistri ne sono ben consci sia il ministro Stefania Prestigiacomo che i senatori del Partito democratico Roberto Della Seta – ex-presidente nazionale di Legambiente – e Francesco Ferrante – ex-direttore generale della stessa associazione -.

Per lei

Con l’opportuno rodaggio previsto e con gli interventi che si renderanno necessari per andare incontro agli operatori, il SISTRI partirà al meglio e si rivelerà un utilissimo strumento per le aziende e per la protezione del territorio

mentre per loro

il ripristino del Sistri è un’ottima notizia: ora però il Governo deve impegnarsi, da oggi fino all’entrata in vigore delle nuove procedure, per correggere i tanti difetti, le tante tare che hanno impedito finora l’efficace avvio del sistema complicando inutilmente la vita a imprese e operatori.

E pensare che all’inizio il Sistri era stato creato anche con l’obiettivo di semplificare la vita delle imprese riducendone sia gli obblighi documentali che i costi connessi alla annotazione delle movimentazioni dei rifiuti – oltre che un accorciamento dei tempi di comunicazione della movimentazione dei rifiuti.

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