Shweeb: la monorotaia a pedali per il trasporto urbano

di Redazione 379 views0

Si chiama Shweeb è la sua funzione è quella di essere una forma di trasporto alternativa, una monorotaia a pedali per il trasporto urbano che, oltre ad essere utile per l’impatto ambientale, fa muovere le persone e le rende particolarmente attive. E Google crede nel futuro di questa nuova forma di trasporto, tanto che ha deciso di investire più di un milione di dollari.

Come funziona Shweeb? Sembra ricordare quasi uno di quei film ambientati nel futuro, perché le persone entreranno dentro dei tubi di plastica, a loro volta appesi a delle rotaie a pedali che li porteranno a destinazione. Non sembra essere la soluzione più comoda per i trasporti, tanto vale prendere una bicicletta se proprio si vuol sudare, ma ricordiamo, appunto, che Google sta tenendo d’occhio il progetto, che potrebbe rivelarsi quantomai promettente.

Ecosostenibilità, ma anche velocità: Shweeb nasce con un percorso “sperimentale” di 200 metri a Rotorua, in Nuova Zelanda, la velocità media con cui si viaggia è 45 km/h e sembra che le prime persone che hanno viaggiato sono scese particolarmente soddisfatte dei risultati.

I tubi non sono poi così semplici come potrebbero apparire: sono dotati di ben sette marce, la postazione è reclinabile, proprio come su una macchina. Shweeb potrebbe segnare il futuro, per un ambiente sostenibile, rivoluzionando i trasporti anche in molte altre città del mondo, magari con qualche miglioramento.

Google ha selezionato Shweeb tra le cinque migliori idee tra le soluzioni che possono fare del posto un mondo migliore, nell’ambito di Project 10100, un’iniziativa che riguarda proprio il miglioramento delle nostre condizioni di vita in modo tale che non danneggino l’ambiente. Il colosso starebbe già pensando di costruire un nuovo impianto, ma stavolta nell’emisfero settentrionale, perché potrebbe rivelarsi davvero come un mezzo di trasporto utilissimo per molta gente.

Sembra piuttosto complicato immaginare questi particolari tubi di plastica a pedali all’interno delle grandi città, ma in futuro tutto è possibile.

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