Sistri, l’odissea continua: nuova partenza il primo gennaio 2012

di Redazione 44 views1


Continua l’odissea del Sistri, il Sistema di Tracciabilità dei Rifiuti pericolosi che utilizza la tecnologia satellitare per combattere le ecomafie, con continui rinvii e false partenze. Il Ministro Prestigiacomo, l’ultima volta, era stata perentoria: partenza il primo giugno. In realtà non funziona ancora niente e dopo un rinvio a settembre, ora già si parla del primo gennaio 2012. Del resto, il click day si è rivelato un disastro: call center in tilt a causa di chiavette illeggibili, procedure rimaste a metà, e cedimento del sistema.

Appalti e costi del Sistri
I maligni puntano il dito sull’appalto affidato in modo diretto alla Selex dal precedente governo, senza nemmeno indirre una gara; oltre poi a una spesa iniziale di 5 milioni di euro che non sono serviti a fare molto, visti i risultati. L’idea iniziale era che il sistema di autofinanziasse, ma l’autofinanziamento per ora si traduce in costi esorbitanti per gli operatori (basti pensare a chi, come i parrucchieri, producono quantità ridicole di prodotti pericolosi da smaltire), tanta burocrazia e un niente di fatto.

Gli interrogativi sull’efficacia
E’ al di là dell’entrata in vigore o no, restano ancora molti interrogativi sull’effettiva efficacia di questo sistema, specialmente per quanto riguarda la reale possibilità di fare controlli in strada in caso di segnalazione di illeciti, E soprattutto l’assenza di sanzioni per i trasgressori.
Le ecomafie, insomma, potranno fare gli affari loro ancora per un po’.

Commenti (1)

  1. Qualsiasi tentativo per bloccare le ecomafie non serve,non si combatte così la mafia,questo sistema serve soltanto al governo per incassare dei soldi e a qualche ministro a farsi pubblicità.
    A noi operatori in regola,solo disguidi,perdite di tempo e tanti soldi spesi in corsi e aggiurnamenti rivelatisi inutili.Per non parlare della mancata gara di appalto per il sistema.Insomma è tutto aumm.aumm. (mangia mangia)

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