Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano -parte prima-

di Redazione 64 views0

 Il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano è il secondo parco in Italia per dimensioni, si estende dalla costa tirrenica fino ai piedi dell’Appennino campano-lucano, comprendendo le cime degli Alburni, del Cervati e del Gelbison, nonché i contrafforti costieri del M. Bulgheria e del M. Stella.
Il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano è una riserva naturale molto estesa ed eterogenea dove la natura e la biodiversità sono protette e tutelate, le caratteristiche ecologiche del territorio alternano ambienti praticamente inalterati ad aree fortemente antropizzate con centri urbani e valli densamente popolate.

Una terra ricca di storia e cultura
Nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano la biodiversità è tutelata in ogni sua forma sia nel territorio selvaggio che in quello antropizzato e, oltre alla bellezza naturalistica del territorio è degno di nota anche il carattere mitico e misterioso di una terra ricca di storia e cultura. La ninfa Leucosia, le spiaggie dove Palinuro lasciò Enea, i resti delle colonie greche di Elea e Paestum, la splendida Certosa di Padula.

Presenza antropica
La natura carsica delle terre del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano e la conseguente ricchezza di grotte ha senza dubbio favorito la presenza dell’Uomo che in esse si è rifugiato, ha trovato riparo, ha consumato i suoi pasti. I più antichi segni della presenza antropica risalgono al Paleolitico medio (500.000 mila anni a.C.) e le sue tracce continuano attraverso il Neolitico e fino all’Età dei Metalli. La presenza dell’essere umano primitivo è ancora oggi tangibile attraverso la presenza dei suoi “strumenti” disseminati sia lungo le grotte costiere tra Palinuro e Scario, sia in quelle interne dislocate lungo gli antichi percorsi di crinale dei massicci montuosi (Grotte di Castelcivita), sia nel Vallo di Diano (Grotte dell’Angelo, Pertosa).

Duplice natura geologica delle rocce
Il territorio del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano è caratterizzato da colline e uliveti, da un paesaggio aspro profondamente inciso da torrenti, pietraie, boschi di castagno e di lecci, paesi abbarbicati alle rocce o adagiati sulle rive. A determinare questo affresco, fatto di forme e colori suggestivi apparentemente in forte contrasto, è la duplice natura geologica delle rocce che costituiscono il Cilento: quella del “Flysch del Cilento”, che ha la sua massima diffusione in corrispondenza del bacino idrogeografico del Fiume Alento e dei principali monti del Cilento occidentale, quali il Monte Centaurino (1433 m), e quella delle “rocce calcaree” che costituiscono i complessi montuosi interni (Alburno-Cervati) e meridionali (Monte Bulgheria, Monte Cocuzzo) del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano.

Forme e colori particolari
Sulla costa alta, il Flysch si caratterizza per la fitta stratificazione delle rocce che talora assumono forme e colori particolari come è possibile riscontrare in località Ripe rosse o nel terrazzo marino di Punta Licosa. I paesaggi che ne derivano si riconoscono per le morfologie spesso dolci e per la maggiore presenza arborea della macchia mediterranea che garantisce la tutela della biodiversità del luogo.

Per maggiori informazioni visitate il sito web del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano.

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