La sorella di Tremonti: “Uccidiamo i cani randagi”

di Redazione 130 views4

 Animalisti contro Angiola Tremonti, sorella del ministro delle Finanze: in una richiesta di informazioni al Comune di Cantù (Como), dove è consigliere comunale di minoranza, si è lamentata dei costi sostenuti per la gestione del canile consortile, proponendo una soluzione drastica: “si dovrebbe arrivare a prendere la decisione per cui gli animali che non vengono adottati entro un determinato periodo di tempo vadano soppressi, visto che oggi ci troviamo in una situazione in cui ci sono famiglie canturine che non hanno da mangiare”.

Cinquanta centesimi all’anno
La consigliera e sorella del ministro si riferisce al canile di Mariano Comense: per gestirlo Cantù contribuisce con 50 centesimi all’anno per residente, pari a 18 mila euro. Angiola Tremonti così si è pronunciata e così ha riportato il quotidiano La Provincia. Scatenando la reazione dei gestori del canile, che hanno parlato di “idea paranazista”.

Io voglio vivere
E oggi a Cantù le hanno replicato con veemenza animalisti e associazioni di protezione animali, oltre che un fioccare di commenti poco lusinghieri sui siti internet, mentre al canile di Mariano Comense sulle gabbie dei cani potenzialmente ‘abbattibili’ è comparso un cartello con scritto: “Tremonti: io voglio vivere”.

Non ha fatto retromarcia
La diretta interessata non ha fatto retromarcia: “Non possiamo uccidere tranquillamente i polli da mangiare e scandalizzarci per i randagi da sopprimere, che portano malattie”. Nessuno le ha mai parlato di una campagna di sterilizzazione dei cani randagi e di una campagna di educazione alla convivenza con i cani, per evitare che vengano presi come poupazzi e poi abbandonati in strada, oltre che di una campagna di adozione dei cani randagi?

Fonti: L’Unità

Commenti (4)

  1. L’ho già detto e lo ripeto, la signora Tremonti stando a quanto ha affermato “capisce poco”, pertanto sopprimiamola!
    Andrebbero soppressi “politicamente” una buona percentuale dei nostri “dirigenti”, guadagnano cifre da capogiro togliendole a noi poveri lavoratori, e vogliono sopprimere i cani che costano 50 centesimi annui per ogni cittadino.
    Lei, signora Tremonti, quanto costa ad ogni cittadino? Meno o più di un cane?

  2. Alla “cara Sig.ra Tremonti,

    io veterinario da sempre impegnato a diffondere l’amore per gli animali e l’ambiente tutto, cioè la nostra casa (e quindi anche per l’uomo in quanto a adifferenza di quanto dice la su citata ,è anche esso un animale, facente parte di uno stesso mondo, inteso come madre terra e i suoi figli!!! con pari dignità) quello vero responsabile, che vuol dire rispetto per i viventi siano cani,gatti, vacche, formiche ecc e uomo e da sempre contrario alla pena di morte per tutti i viventi…dico che sarebbe megio che chi non conosce la materia si dovrebbe astenere da esprimere pareri così superficiali…di che malattie va cianciando???
    Vogliamo vedere l’incidenza di tali malattie zoonosiche, sulla popolazione italiana e confrontarla per esempio all’incidenza di malattie dovute all’inquinamento dell’aria, della terra, delle acque ecc. che spesso prorio amministazioni miopi e ignoranti nonchè arroganti non controllano quando sarebbe loro dovere???
    Stia zitta Signora Tremonti lei come spesso accade in Italia non sa di cosa parla, e purtroppo non è una cittadina comune a cui l’ignoranza si piò perdonare, ma è pur sempre un consigliere comunale, anche se di minoranza ma che dovrebbe essere per lo meno più accorta nelle sue dichiarazioni…è ora di finirla di parlare per dare aria alla bocca…

  3. Cara tremonti,se i cani costano tanto,si e mai chiesta quanto costate voi politici a noi italiani?

  4. LA MADRE E’ SEMPRE INCINTA……………..

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