Sea Shepherd chiede il sostegno di una nave di Greenpeace -parte due-

di Redazione 87 views0

 Greenpeace ha raccolto numerosi fondi con la “campagna” in difesa delle balene dei Mari Antartici ma non hanno mandato nessuna nave per fermare la flotta di baleniere giapponesi in questi mari dal 2006. Sea Shepherd pensa che Greenpeace abbia l’obbligo morale di usare questi fondi per fermare la caccia alle balene nei Mari Antartici nel modo più efficace ed efficiente possibile.
Sea Shepherd chiede ufficialmente l’assistenza di Greenpeace a collaborare per ottenere la completa cessazione della caccia illegale alle balene attuata dalla flotta di baleniere giapponesi. Anche solo la presenza di una nave di Greenpeace farebbe una grande differenza nel Santuario dei Cetacei dei Mari Antartici. Sea Shepherd è pronto a fornire a Greenpeace le coordinate della flotta delle baleniere e la nave di Greenpeace potrebbe essere sul posto in meno di due settimane.
Questa è un’opportunità concreta per porre fine alla caccia alle balene nel Santuario dei Cetacei dei Mari Antartici. C’è l’opportunità di mandare a casa la flotta di baleniere giapponesi con le stive vuote e i loro arpioni non intrisi di sangue.

Deve solo farsi vedere
Greenpeace non deve sostenere le strategie di Sea Shepherd e non deve nemmeno comunicare con le navi di Sea Shepherd e con i loro equipaggi tranne che per ricevere le coordinate dell’inseguimento della flotta di baleniere giapponesi. La nave di Greenpeace deve solo farsi vedere. Speriamo che Greenpeace capisca che la protezione di questi magnifici cetacei deve venire prima di tutto, prima di tutti i disaccordi che Greenpeace ha con Sea Shepherd. C’è l’opportunità per mostrare al mondo intero che la collaborazione tra diverse organizzazioni può portare a risultati positivi.

La fine del massacro
La vita di centinaia di balene può essere risparmiata con il sostegno di una sola nave in più per distrarre le baleniere dalla caccia. Greenpeace ha la nave e le risorse, devono solo coinvolgersi. Non per far piacere a Sea Shepherd, ma per le balene e per tutti i loro sostenitori che vogliono vedere la fine del massacro delle balene nei Mari Antartici.

Fonti: Sea Shepherd News di martedì 11 gennaio 2011

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>