Vivisezione, intervista a Hans Ruesch – Parte 1

di Redazione 33 views0

 D: Preferireste che si facciano esperimenti sugli esseri umani piuttosto che sugli animali?
R: Al contrario. Vogliamo che si smetta di sperimentare sull’uomo, come viene fatto continuamente, e proprio perché gli esperimenti sugli animali non portano a conclusioni valide.
D: Allora come possiamo creare nuovi farmaci?
R: La vostra domanda presuppone che abbiamo sempre bisogno di nuovi farmaci e che le prove sugli animali ci danno informazioni esatte sui loro effetti. Entrambe le supposizioni sono sbagliate.

Nuovi farmaci
D: Volete dire che non abbiamo bisogno di nuovi farmaci?
R: Solo l’industria farmaceutica ne ha bisogno, per rimpiazzare quelli di cui l’inutilità e pericolosità non possono più essere ignorate. La maggior parte dei 205.000 farmaci sviluppati fino al 1975, quando per la prima volta pubblicammo questa cifra hanno dovuto essere ritirati perché gli esperimenti sugli animali avevano condotto gli ingenui ricercatori a conclusioni errate. Orami è impossibile calcolare quanti nuovi farmaci siano stati sviluppati nell’ultimo quarto di secolo, e quante nuove malattie, allergie, squilibri mentali essi hanno generato.

Farmaci necessari
D: Di quanti farmaci abbiamo effettivamente bisogno?
R: Anni fa l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) pubblicò una lista di soli 250 farmaci che considerava “essenziali”. Anche questa cifra modesta era dieci volte superiore a quella specificate dalla commissione medica del Presidente cileno Allende, il quale era un medico. Poi l’Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale (UNIDO) pubblicò un elenco di 26 medicamenti “veramente essenziali”, che in seguito furono ridotti a solo 9, come riportò l’autorevole Weltwoche di Zurigo il 14 ottobre 1981. E quale di questi era in testa dei 9 “particolarmente essenziali”? La nostra vecchia Aspirina! Scoperta giusto più di un secolo fa – senza sperimentazione animale, poiché per molti animali essa è mortale.

Efficacia del farmaco
D: È possibile riconoscere l’efficacia d’un farmaco senza prima sperimentarlo sugli animali?
R: Certamente. In realtà, i farmaci che hanno dimostrato il loro valore terapeutico non sono stati trovati sperimentandoli sugli animali. Hanno origine vegetale ed erano conosciuti già nell’antichità, quando molto saggiamente non venivano provati sugli animali.
D: Questi farmaci utili non sono stati adottati anche dall’industria farmaceutica?
R: Alcuni sì, ma in modo errato. Per produrli in massa (cioè, per guadagnare in fretta molto denaro), l’industria chimica ha tentato di sintetizzarne gli agenti benefici – ha cercato di riprodurli artificialmente – ma spesso con risultati disastrosi.

Farmaci utilizzati da secoli
D: Può fornirci più informazioni al riguardo?
R: La “Rauwolfia serpentina”, per esempio, è una pianta originaria dell’India della famiglia delle Apocinacee che è stata utilizzata per secoli e contiene importanti alcaloidi terapeutici, compresa la Reserpina, che abbassa la tensione arteriosa, e l’Ajmalina, un regolatore cardiaco. Al suo stato naturale, questa pianta contiene tracce di elementi e Sali che la rendono facilmente assimilabile, e in più le sostanze vitali naturali che nessuna analisi chimica è in grado di individuare e quindi di riprodurre. Allora gli affaristi dei laboratori si sono messi a isolare la Reserpina, a ricrearla chimicamente e a prescriverla allo stato puro, fino a che divenne evidente, dopo una ventina d’anni, che questo preparato artificiale, cioè l’imitazione chimica del prezioso prodotto naturale, provocava il cancro del seno come pure serie depressioni negli esseri umani – conseguenze che vari anni di prove sugli animali non avevano fatto prevedere e che la pianta naturale non produce affatto.

Efficacia di sperimentazione animale
D: Ma supponiamo che dovessimo testare un nuovo farmaco: non sarebbe prudente provarlo prima sugli animali?
R: Certamente no. Tutti i numerosi disastri terapeutici del XX secolo si sono prodotti perché ci si fidava dei risultati degli esperimenti fatti sugli animali. Prima dell’introduzione massiccia di questi test, non c’erano state simili catastrofi.

fonte: http://www.hansruesch.net/articoli/D&R.htm

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